A Yokohama, domenica mattina (ore 10), va in scena la seconda, attesissima, semifinale Mondiale
In molti, sul pianeta di Ovalia, negli ultimi giorni si sono prodigati nel sostenere la tesi secondo cui Inghilterra-Nuova Zelanda rappresentasse una sorta di finale anticipata della Rugby World Cup 2019. Una sentenza per certi versi comprensibile, tuttavia poco generosa nei confronti di Galles e Sudafrica, due compagini che, seppur prive di uomini importanti in questo finale di torneo, hanno tutte le carte in regola per provare ad andare sino in fondo al torneo, archiviandolo con un trionfo.
Due squadre che, peraltro, hanno conquistato, rispettivamente, Sei Nazioni (con tanto di Grand Slam) e Rugby Championship (anche se in edizione ridotta), mostrando, dunque, di possedere anche quella sana abitudine alla vittoria, sempre utile in contesti come quello Mondiale.
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Dragoni e Springboks si conoscono piuttosto bene. Negli ultimi tre anni, post Coppa del Mondo inglese, infatti, si sono affrontati in ben quattro occasioni, tre in territorio gallese, una, lo scorso giugno, a Washington DC, in tutte e quattro le occasioni con vittoria degli europei, compreso il 20-11, al Principality Stadium dello scorso novembre. L’ultima occasione in cui, tuttavia, si sono affrontate sul palcoscenico iridato, nei quarti dell’edizione 2015, furono i sudafricani ad avere la meglio (23-19), al termine di una battaglia memorabile. Come quella che attende i due team a Yokohama, con tanti duelli nel duello. In touche (ne parleremo più avanti), in chiusa, dove si affrontano due pacchetti di valore assoluto, e soprattutto sui punti d’incontro. Chi riuscirà a dare palloni di maggior qualità a Faf de Klerk e Gateth Davies, due dei numeri 9 più forti del pianeta?
Giocatori da seguire
Jonathan Davies ha recuperato una forma più che accettabile e sarà verosimilmente, in mezzo al campo, il giocatore più importante per l’attacco dei dragoni. il numero 13 gallese raramente sbaglia le scelte di gioco, anche e soprattutto sotto la forte pressione avversaria, disponendo di un’intelligenza tattica tale da poter disinnescare eventualmente alla rush defense che porteranno gli Springboks. Tra le cose che hanno funzionato meglio nel Mondiale sudafricano, sicuramente, troviamo la rolling maul, arma letale in faretra per Rassie Erasmus. Lavorare al meglio in touche, garantendosi possessi puliti ed attivando il carrettino, dunque, al cospetto di una contro aerei notevole come quella gallese, sarà dunque una delle chiavi del match Springboks. Motivo per cui sarà oltremodo interessante porre attenzione alla performance di Eben Etzebeth, magari nel duello ad altissima quota con Alun Wyn Jones.
Assenze di peso
Certo, Sbu Nkosi possiede tutto ciò che serve per provare a non far sentire eccessivamente la mancanza di Cheslin Kolbe, con la maglia numero 14 della Rainbow Nation, ma il giocatore di Tolosa, oggi, è probabilmente il trequarti più elusivo sul pianeta ed il suo forfait non passerà inosservato. Sul fronte Galles, con i dragoni già privi di Josh Navidi, l’infortunio di Liam Williams, giocatore unico per il mix di doti tecniche, tattiche, fisiche ed attitudinali che porta con sé, sposta gli equilibri in senso negativo per Warren Gatland, che rilancia Leigh Halfpenny a numero 15, con la speranza di ritrovare improvvisamente il giocatore degli anni migliori, pre infortunio.
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Come e dove vedere la partita
Kick-off previsto per le ore 10 italiane, a Yokohama. Diretta tv su Rai 2, diretta streaming su Rai Play.
Le formazioni di Galles v Sudafrica, semifinale della Rugby World Cup 2019
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Aaron Wainwright, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Jake Ball, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rhys Carre, 18 Dillon Lewis, 19 Adam Beard, 20 Aaron Shingler, 21 Tomos Williams, 22 Rhys Patchell, 23 Owen Watkin
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Sbu Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Franco Mostert, 21 Francois Louw, 22 Herschel Jantjies, 23 Frans Steyn
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