I Dragoni onorano la partita in modo orgoglioso, ma gli ex campioni del mondo si impongono prendendosi il bronzo
TOKYO- Nella partita che nessuna squadra vorrebbe realmente giocare, la Nuova Zelanda non ha intenzione di subire una seconda sconfitta consecutiva al mondiale, cosa accaduta soltanto nel torneo del 1999. Gli uomini di Hansen partono subito in maniera molto decisa. Al 1′ minuto Sam Cane,che ritrova la maglia da titolare, si rende subito protagonista forzando il primo turn over del match.
Al 2′ la difesa gallese, ferita in profondità da una folata neozeandese, rotola troppo lentamente dal placcaggio e Barnes fischia la punizione. Mo’unga spreca l’occasione di allungare al piede e si rimane sullo zero a zero.
Al 5′ minuto, però, gli All Blacks si rifanno, e con gli interessi: bel buco nella difesa dei dragoni esplorato poi da Retallick che scarica per Joe Moody, il quale, anche se raggiunto dalla disperata difesa gallese, arriva comunque in meta grazie all’abbrivio della sua corsa. Mo’unga trasforma per il 7 a 0.
La marcia della Nuova Zelanda continua ed al 12′ è Bauden Barrett a trovare un buco facile facile nella difesa rossa ed ad andare in mezzo ai pali per la tranquilla realizzazione di Mo’unga. 14 a 0.
La risposta Gallese arriva al 19′ con un brillante passaggio di Patchell ad Amos che prende l’interno della difesa nera. Arriva così la prima marcatura gallese, Patchell trasforma la sua stessa meta ed i gallesi tornano a distanza di break, 14 a 7.
I dragoni sembrano essersi rinvigoriti dopo la prima marcatura e si riportano subito in attacco. Retallick nel tentativo di rallentare il gioco dei gallesi commette un fallo e regala l’occasione di accorciare a Patchell, che porta i suoi a meno 4 al 26′. 14 a 10.
La Nuova Zelanda, però, dopo un attimo di allentamento, riprende in mano il pallino del gioco ed al 32′ torna alla marcatura pesante. Un ottimo offload, in stile giocatore di basket, da parte di capitan Read per Frizell innesta l’azione che viene conclusa da uno sfuggente Ben Smith che elude numerosi difensori gallesi e schiaccia oltre la linea. Mo’unga è preciso e gli All Blacks tornano ad allungare, 21 a 10.
E’ ancora la Nuova Zelanda, ancora con Ben Smith, che si libera del diretto avversario on un deciso frontino ad arrivare alla meta (40′). La trasformazione è difficile, all’altezza dei 5 metri laterali, ma Mo’unga non sbaglia. Si chiude qui il primo tempo sul pesante 28 a 10 a favore dei tutti neri.
Il secondo tempo si apre con un’istantanea segnatura All Blacks (42′). Sonny Bill Williams carica la difesa gallese nei 22 avversari e, come da suo marchio di fabbrica, dopo essere stato placcato basso scarica un superbo offload sul sopraggiungente Ryan Crotty che si invola in meta. Mo’unga realizza ancora ed il punteggio ora si fa molto pesante, 35 a 10 per gli All Blacks.
Gli uomini di Gatland sembrano essere davvero alle corde, dopo un torneo così lungo e una serie di infortuni impressionante. Come se non bastasse Patchell, toccato duro, lascia il campo al 46′, Biggar al suo posto.
E’ un Galles che comunque onora al massimo delle sue possibilità il match e non ci sta a fare la parte della vittima sacrificale.
Al 55′ passerella d’onore per molti giocatori all’ultima partita a livello internazionale. Sostituzioni per Alun-wyn Jones, Ryaan Crotty e Sonny Bill Williams, fortemente applauditi dal tutto esaurito stadio Ajinomoto di Tokyo.
Al 59′ i dragoni finalizzano un lungo multifase nei 22 neozelandesi. è Josh Adams, leader dei marcatori di questo mondiale, con 7 mete al suo attivo, a schiacciare di prepotenza a lato del raggruppamento su una ripartenza in pick and go. Dan Biggar non manca il suo primo tentativo ai pali e porta il risultato sul 35 a 17.
La partita prosegue ad un ritmo non troppo entusiasmante con le due squadre ce non hanno più nulla da chiedere a questo torneo.
Ancora una fiammata nera al 75′, con Mo’unga che infila la difesa gallese per la sesta marcatura All Blacks del match ma manca poi i pali. 40 a 17 per la Nuova zelanda, che è anche il punteggio finale.
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Ben Smith, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Liam Coltman, 17 Atu Moli, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Matt Todd, 21 Brad Weber, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Jordie Barrett
Marcatori della Nuova Zelanda:
Mete: Joe Moody (5′), Beauden Barrett (13′), Ben Smith (32′, 40′), Ryan Crotty (42′), Rihie Mo’unga (75′)
Trasformazioni: Richie Mo’unga (6′,14′, 33′, 40′, 43′)
Punizioni:
Drop:
Cartellini:
Galles: 15 Hallam Amos, 14 Owen Lane, 13 Jonathan Davies, 12 Owen Watkin, 11 Josh Adams, 10 Rhys Patchell, 9 Tomos Williams, 8 Ross Moriarty, 7 James Davies, 6 Justin Tipuric, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard, 3 Dillon Lewis, 2 Ken Owens, 1 Nicky Smith
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rhys Carre, 18 Wyn Jones, 19 Jake Ball, 20 Aaron Shingler, 21 Gareth Davies, 22 Dan Biggar, 23 Hadleigh Parkes
Marcatori del Galles:
Mete: Hallam Amos (19′), Josh Adams (59′)
Trasformazioni: Rhys Patchell (20′), Dan Biggar (60′)
Punizioni: Rhys Patchell (26′)
Drop:
Cartellini:
Arbitro: Wayne Barnes (ING)
Roberto Neri
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