Il Sudafrica trionfa 32-12 grazie alla sua impenetrabile difesa e alle fasi statiche e vince il suo terzo titolo
YOKOHAMA- Il Sudafrica parte subito alla carica ed ha la prima occasione di passare in vantaggio già al primo minuto. Gli inglesi, infatti, non rotolano via dal placcaggio. Pollard va per i pali ma sbaglia il primo appuntamento con l’acca.
Non passa nemmeno un minuto e Sinckler subisce un durissimo colpo, del tutto involontario, dal compagno Itoje e rimane a terra immobile. Fortunatamente, dopo un paio di minuti, si riprende ed esce sulle sue gambe per i controlli del caso, al suo posto il veterano Cole. Davvero una grave perdita questa per i piani di Eddie Jones.
Alla prima mischia ordinata gli Springboks si impongono nettamente e guadagnano una punizione. Ottimo segnale per gli uomini di Erasmus che fanno grosso affidamento sulle fasi statiche.
All’8′ minuto gli inglesi si complicano la vita da soli. Da una mischia nei propri 22 su loro introduzione, trasmettono malamente l’ovale che va per le terre, Farrel lo recupera, ma placcato e isolato dal sostegno è costretto al tenuto. Pollard trasforma l’imprecisione inglese in 3 preziosissimi punti.
In questo avvio si vedono un po’ di errori di handling da ambo le parti ed un gran lavoro nei break down, in particolare da parte dell’infaticabile Itoje. Il Sudafrica domina in mischia e ruba la prima touche agli inglesi.
L’Inghilterra ha il primo possesso serio al 20′ per via di un errore in presa aerea di Le Roux e il conseguente errore di Du Toit che raccoglie la palla da posizione di fuorigioco. Gli inglesi vanno in touche e portano pressione, Kolbe mette le mani in ruck e Farrell pareggia il punteggio, 3 a 3.
Bruttissimo colpo per i sudafricani che perdono due pedine importantissime nella stessa azione. Mbonambi esce per concussion, al suo posto entra Marx. Lood De Jager, invece, subisce un brutto infortunio alla spalla e lascia il campo per Mostert.
Bokke che trovano respiro al 25′. Pollard ha ancora la possibilità di andare al piede e non manca i pali, 6 a 3 per il Sudafrica.
Partita, come ci si aspettava, molto dura dal punto di vista fisico. Anche Etzebeth rimane a terra toccato duro e poco dopo anche Mako Vunipola.
L’Inghilterra si installa per 10 minuti nei 22 avversari e imbastisce attacchi furiosi fatti di cariche e sventagliate al largo, la difesa Sudafricana è eroica e rimana inchiodata sui suoi 5 metri per più minuti, senza concedere nulla. Alla fine gli inglesi si devono accontentare di tornare alla metà campo avendo pareggiato ancora una volta il punteggio, grazie ad una punizione di Farrell (34′).
Vermeullen al 36′ fa davvero un gran lavoro nel breakdown, rubando un’importantissima palla dalle mani di Billy Vunipola, sul proseguimento dell’azione gli inglesi commettono un fallo e Pollard ancora una volta porta avanti i suoi, 9 a 6.
Al 40′ il Sudafrica mette un altro importantissimo mattoncino nella sua prestazione. Mischia inglese messa di nuovo pesantemente sotto e punizione per i ragazzi in verde. Pollard ancora preciso scava il distacco più grande sino a questo momento, 12 a 6 e tutti negli spogliatoi.
L’avvio di secondo tempo è stellare, gli inglesi provano ad organizzare il loro attacco, ma la difesa sudafricana sembra spiritata, in particolare con De Klerk e Du Toit che salgono a piena velocità.
La supremazia sudafricana continua anche nel secondo tempo, l’ennesima arata al pack inglese al 45′ frutta altri 3 punti ai sudafricani, che vanno sopra break per la prima volta nel match.
Altro pallone recuperato dai fetcher verdi, ancora da Du Toit al 47′. L’Inghilterra sta subendo troppo le fasi statiche.
Jones prova a correre ai ripari e mescola le carte con un cambio importante al 49′, fuori Ford e dentro Slade.
Al 50′ gli inglesi ribaltano la situazione in mischia, Kitshoff cede e il Sudafrica viene spazzato via. Farrell non si lascia sfuggire l’occasione di tornare sotto break e va per il 15 a 9.
Altro grave errore sudafricano che rianima i 40.000 tifosi inglesi presenti allo stadio. Pollard esagera con la fiducia nelle sue capacità elusive e sfida Watson che lo placca. Il numero 10 Springboks, isolato, commette un tenuto a terra. Stavolta però, Farrell non è preciso dalla piazzola, e il punteggio rimane invariato.
E’, invece, al 58′, il Sudafrica ad allungare di nuovo con Pollard, grazie ad una punizione guadagnata per fuorigioco.
Sul calcio di rinvio, prerò, altra ingenuità sudafricana, Marx entra lateralmente nel breakdown e Farrell riporta i suoi a meno 6′ (60′).
Continuano gli errori gratuiti. Watson urta il ricevitore sudafricano prima che prenda la palla. Pollard manca i pali e si rimane a +6.
Al 66′ arriva la prima marcatura pesante, e potrebbe segnare definitivamente il match. Superiorità al largo per i sudafricani, Mapimpi va al piede, palla raccolta da Am che la riscarica su Mapimpi che non deve far altro che schiacciare. pollard c’è e il punteggio si fa duro da recuperare. 25 a 12 al 67′.
L’Inghilterra non ci sta e si riporta pericolosamente nei 22 avversari. La difesa sudafricana è coriacea e su un contatto gli inglesi commettono un in avanti, che toglie agli uomini in bianco un’importantissima occasione per riaprire il match.
Al 73′ pezzo di magia pura da parte di Kolbe, che mette il sigillo alla vittoria della terza Coppa del Mondo per il Sudafrica. Su un pallone inglese perso a contatto con la ruvidissima difesa Boks, l’ala sudafricana si beve Farrell al largo e va in meta alla bandierina. Pollard trasforma per il 32 a 12, che sarà anche il risultato finale.
Springboks meritatamente campioni del mondo per la terza volta.
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Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Dan Cole, 19 George Kruis, 20 Mark Wilson, 21 Ben Spencer, 22 Henry Slade, 23 Jonathan Joseph
Marcatori Inghilterra:
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Owen Farrell (23′, 35′, 51′, 60′)
Drop:
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Francois de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Mbongeni Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Franco Mostert, 21 Francois Louw, 22 Herschel Jantjies, 23 Frans Steyn
Marcatori Sudafrica:
Mete: Makazole Mapimpi (67′), Cheslin Kolbe (74′)
Trasformazioni: Handre Pollard (68′, 75′)
Punizioni: Handre Pollard: (9′, 26′, 38′, 40′, 46′, 58′)
Drop:
Arbitro: Jerome Garces (Francia)
Roberto Neri
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