La federazione minacciò di intentare causa alla federazione internazionale se non si fosse disputata la gara del girone A
La federazione dovrà pagare una multa di 70mila sterline e offrire le proprie scuse in merito alla vicenda legata al tifone Hagibis. Il CEO Mark Dodson si era lamentato della supposta rigidità di World Rugby in merito alla gara fra la sua nazionale e il Giappone, e aveva minacciato di intentare causa se la partita fosse stata cancellata.
Per questo motivo la federazione internazionale ha stabilito, attraverso una commissione disciplinare indipendente, che Dodson avrebbe leso la reputazione del gioco
Nel comunicato diffuso dalla commissione si legge che prima di prendere la propria decisione finale, il panel avrebbe cercato di arrivare ad un accordo fra le parti per risolvere la disputa. World Rugby ha offerto alla federazione scozzese una via d’uscita, chiedendole di scusarsi pubblicamente per la condotta e di fare una donazione in favore della ricostruzione dopo i danni dovuti al tifone Hagibis.
Per tutta risposta la Scottish Rugby Union avrebbe proposto un accordo diverso, inclusa una mutua espressione di rammarico da entrambe le parti al posto delle pubbliche scuse. Una proposta rigettata che ha portato infine alla reprimenda espressa nella giornata di giovedì.
“World Rugby crede fermamente che i commenti, i quali hanno suggerito un trattamento impari e disorganizzato delle squadre, sia stato inappropriato in un momento nel quale il Giappone si stava preparando ad affrontare il più grande e distruttivo tifone da decenni” ha scritto la federazione internazionale in un comunicato stampa.
La multa di 70mila sterline sarà donata alla ricostruzione nelle zone colpite dal tifone.
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