Tre mete per parte, in un match difficilmente decifrabile. Nel finale tanta sofferenza per le azzurre
Il match inizia con l’Italia imprecisa e contratta, mentre le ospiti appaiono più concentrate e precise. All’ottavo infatti le nipponiche vanno in meta al largo al termine di un’azione ben orchestrata, che Kasai chiude alla bandierina.
Il cazzotto subito sveglia le azzurre che si proiettano nella metà campo delle rivali. Un attacco dopo l’altro si arriva al ventesimo, con il cronometro che scorre esaurendo il primo dei quattro quarti di gara.
Un minuto dopo, ennesima sfuriata azzurra: Arrighetti, sotto ai pali, sceglie di non mandare Sillari a convertire ma di giocare una mischia, che immediatamente porta i suoi frutti. Azione di forza delle ragazze di Di Giandomenico, palla fatta uscire da Barattin che serve al largo – dove manca Taniguchi, ammonita un minuto prima – l’accorrente Stefan per la meta del pari sul 5-5.
Mancano le conversioni da entrambe le parti e manca un po’ di abbrivio in generale alla partita, che si gioca su un campo appesantito dalla pioggia.
In superiorità numerica per altri nove minuti, le italiane non trovano il modo di far pagare dazio alle asiatiche. Si torna in quindici contro quindici per gli ultimi giri di lancette della prima frazione di gioco.
Una corsa al largo e una carica sulla chiusa, da destra a sinistra, finchè al largo non si apre lo spazio: è questa la ricetta vincente delle ragazze tricolori per andare ancora a marcare pesante con Stefan, che fa doppietta. Sillari converte per il 12-5.
Ultimo minuto: Giappone in attacco con un’azione abrasiva. A meno di un metro dalla linea di meta, ecco il guizzo vincente della Minami, la quale sfrutta la sua forza da pilone per andare oltre nonostante i tentativi di contenimento delle azzurre. Non arriva la conversione, in posizione piuttosto defilata, si va al riposo sul 12-10.
La ripresa si apre sotto il segno dell’incertezza. Nessuna delle due contendenti riesce a prendere chiaramente in mano il pallino del gioco, con l’ovale che spesso staziona nella zona di metà campo o viene calciato da una parte all’altra del campo in lunghe battaglie di posizione. Al quarto d’ora però, dopo una nutrita girandola di cambi, l’Italia sale di colpi andando a colpire nuovamente con il drive penetrante che, ben condotto dalla Cammarano, rompe gli argini rivali. Si va sul 17-10, il Fattori esplode di gioia nell’applaudire una delle sue beniamine.
Lo svantaggio non abbatte le nipponiche che in pochi minuti si ricompongono. Si scollina l’ora di gioco, con le ospiti che tornano in attacco andando a trovare la segnatura del pari: è la Saito, con la sua corsa di taglio, a battere mezza difesa italiana e ad andare a schiacciare in mezzo ai pali consegnando contestualmente alla compagna Hirayama la facile conversione del 17-17.
Rettilineo finale: ultimi seicento secondi di gioco. Le due compagini danno fondo a tutte le loro energie. Arrighetti (eletta Women of the Match) e compagne soffrono, tantissimo. Rigoni rischia la frittata a pochi minuti dalla fine venendo stoppata dalla Sakurai nel tentativo di liberare, in posizione azzerata; per fortuna l’azzurra è lesta nell’annullare mentre l’ovale rimbalza pericolosamente all’interno dell’area di meta tricolore. Pericolo scampato, ultimo minuto, asiatiche inesauribili e nuovamente sul piede avanzante. Ultimo attacco infinito, si va abbondantemente oltre l’ottantesimo. Sillari in un breakdown all’ottantaquattresimo riesce addirittura a recuperare l’ovale. Alla Cavina scoppia la palla dalle mani, quando sul cronometro arriva l’ottantaseiesimo. La direttrice di gara riguarda un paio di volte il TMO, ma senza rilevare alcuna irregolarità nell’ultima azione. Il match termina in pareggio
Italia: 15 Camilla Sarasso, 14 Maria Magatti, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Sofia Stefan, 10 Laura Paganini, 9 Sara Barattin, 8 Elisa Giordano, 7 Giada Franco, 6 Ilaria Arrighetti (c), 5 Giordana Duca, 4 Valentina Ruzza, 2 Lucia Gai, 2 Lucia Cammarano, 1 Silvia Turani.
A disposizione: 16 Giulia Cerato, 17 Michela Merlo, 18 Sara Tounesi, 19 Valeria Fedrighi, 20 Isabella Locatelli, 21 Francesca Sgorbini, 22 Micol Cavina, 23 Beatrice Capomaggi
Marcatrici Italia
Mete: Sofia Stefan (21, 35), Lucia Cammarano (57)
Conversioni: Michela Sillari (36)
Punizioni:
Cartellini
Giappone: Hirayama; N. Taniguchi, Furuta, Kobayashi, Kasai; Yamamoto, Tsukui; Takano, Hosokawa, Saito; Sato, Sakurai; Minami, Fujimoto, Kato
A disposizione: K. Taniguchi, Kokaji, Konishi, Tamai, M. Suzuki, A. Suzuki, Otsuka, Abe
Marcatrici Giappone
Mete: Kasai (8), Minami (40), Saito (63)
Conversioni: Hirayama (64)
Punizioni:
Cartellini: Taniguchi ammonita al 21′
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