Allo Scotstoun Stadium finisce 3-17. La Scozia ci prova ma non può nulla contro un grande Galles
GLASGOW – Se il Galles, già qualificato per la prossima edizione della Coppa del Mondo, si è potuto permettere di convocare quattordici uncapped per la propria serie autunnale (fatta di quattro gare, questa è la terza dopo aver sfidato Spagna e Irlanda), per la Scozia il test di oggi è davvero importantissimo.
Il nuovo head coach, Philip Doyle, ha chiarito fin dalle prime interviste che l’obiettivo non è il prossimo Women’s 6 Nations ma il torneo di qualificazione che, in programma nel settembre 2020, garantisce un pass per la Coppa del Mondo 2021, cui la Scozia vuole disperatamente partecipare dopo aver fallito la qualificazione per l’edizione 2017.
La posizione nel ranking mondiale deciderà gli accoppiamenti e la Scozia, al momento unica nazione del 6 Nations fuori dalla top-ten, ha disperato bisogno di prendersi vittorie importanti per migliorarla. La sfida di oggi è quindi un “must-win” anche per tenere vivo il momentum dopo le due belle vittorie raccolte nel tour in Sudafrica.
Il Galles (anche oggi non guidato da Rowland Phillips che si è preso una pausa a fine ottobre dagli impegni con la Nazionale) si presenta con una squadra sperimentale, forse, ma ha ormai acquisito una mentalità che lo fa essere sempre competitivo e anche oggi inizia la gara attaccando e chiudendo, nei primi minuti, una timida Scozia nella propria metà campo.
Inevitabilmente, sono proprio le Dragone a passare per prime con la meta di Bethan Lewis, che chiude al meglio la maul formatasi dalla penal’touche nata da una scrum vinta dal pack gallese sui 10m scozzesi. Snowsill manca la trasformazione e poco dopo O’Loughlin placca alto Gaffney, regalando una punizione alla Scozia che, però, spreca la piattaforma creatasi con un lancio sballato in rimessa laterale.
Il Galles ha finora stabilito un dominio pressoché assoluto nei set-pieces, soprattutto in mischia chiusa e al 21′ trova la seconda meta del match da un’azione nata, ancora una volta, da penal’touche per punizione conquistata dal pack. Neumann va oltre la linea sotto il West Stand sfruttando al meglio il bel grubber di Smyth. Il tentativo di trasformazione di Snowsill è ancora corto ma il vantaggio del Galles è adesso oltre il break (0-10).
Dopo mezz’ora di panico e confusione quasi totale, la Scozia riesce finalmente a rialzare la testa e portare l’ovale nella metà campo avversaria, conquistando una punizione al breakdown (irregolarità di Lake su Lloyd) sui 10m gallesi che Nelson spedisce tra i pali avversari, accorciando le distanze ma soprattutto dando un’iniezione di fiducia a tutte le sue compagne.
La gara della Scozia comincia adesso. Il pack in dark blue vince la prima mischia chiusa della partita al 36′, la Scozia tiene il possesso nella penal’touche e comincia a macinare gioco, con Lisa Martin che per poco non innesca Rhona Lloyd con un cross-kick solo leggermente troppo potente.
Il Galles ha comunque l’ultimo possesso del primo tempo e arriva tre volte sulla linea di meta scozzese; Emma Wassell finisce nel sin-bin (al 40′) e la difesa di casa va costantemente in apnea (concedendo ben quattro punizioni consecutive). Il Galles continua ad optare per la mischia sui 5m e al quarto reset l’arbitro (l’inglese O’Donnell) concede la meta tecnica che manda le Dragone a riposo avanti (3-17) e con le mani sulla partita.
Perchè oltre al dominio nelle fasi statiche, il Galles ha quasi sempre avuto le mani sull’ovale, impedendo di fatto ad una Scozia confusa di organizzarsi e di provare a creare occasioni. Le Dragone tornano in campo con la stessa mentalità mostrata nella prima frazione e portano, di nuovo, il gioco nella metà campo scozzese. Le padrone di casa, che nei primi dieci minuti devono anche giocare in inferiorità, vengono quindi messe sotto ulteriore pressione e per poco, al 43′ non subiscono la quarta meta.
Il pack gallese conquista una punizione in una mischia nei 22m avversari con introduzione scozzese, l’arbitro dà il vantaggio e Snowsill prova a servire Neumann, ma sul grubber si avventa provvidenziale Chloe Rollie ad interrompere un’azione potenzialmente letale.
Piove anche sul bagnato per la Scozia quando Megan Kennedy, rimasta a terra dopo uno scontro di gioco, è costretta ad uscire dal campo in barella. Si gioca costantemente nella metà campo scozzese, mentre le padrone di casa vivono di fiammate estemporanee ma senza davvero riuscire ad impensierire per più di qualche fase la difesa avversaria.
Almeno fino al 52′, quando finalmente le Dark Blues costruiscono un’azione offensiva degna di nota, conquistando nel processo anche un calcio di punizione (che Thomson spreca, non trovando la touche). Il Galles ringrazia e riparte con Bethan Lewis (gran partita, oggi, della flanker delle Scarlets), la cui avanzata viene fermata con qualche affanno solo a ridosso dei 22m avversari.
Il Galles tiene, senza particolare difficoltà, la Scozia lontana dalla propria area di meta gestendo al meglio (sotto la guida sapiente di Snowsill, meritatamente votata Player of the Match) la fase di possesso senza andare mai in affanno. Finisce 3-17, il Galles vince il suo secondo test (su tre giocati), per la Scozia un passo indietro preoccupante ma l’occasione di rifarsi, domenica prossima, contro il Giappone.
Scozia Femminile: 15. Chloe Rollie 14. Rhona Lloyd 13. Lisa Thomson 12. Helen Nelson 11. Megan Gaffney 10. Lisa Martin 9. Mhairi Grieve 1. Megan Kennedy 2. Jodie Rettie 3. Mairi Forsyth 4. Emma Wassell 5. Sarah Bonar 6. Rachel Malcolm (C) 7. Louise McMillan 8. Jade Konkel
A disposizione: 16. Panashe Muzambe 17. Lisa Cockburn 18. Christine Belisle 19. Rachel McLachlan 20. Evie Tonkin 21 Jenny Maxwell 22. Sarah Denholm 23. Abi Evans
Marcatrici Scozia Femminile
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Nelson (33′)
Galles Femminile: 15. Lauren Smyth 14. Rebekah O’Loughlin 13. Megan Webb 12. Kerin Lake 11. Lisa Neumann 10. Elinor Snowsill 9. Niamh Terry 1. Gwenllian Pyrs 2. Kelsey Jones 3. Cerys Hale 4. Natalia John 5. Gwen Crabb 6. Robyn Lock 7. Bethan Lewis 8. Siwan Lillicrap (C)
A disposizione: 16. Molly Kelly 17. Gwenllian Jenkins 18. Sarah Lawrence 19. Abbie Fleming 20. Alex Callender 21. Ffion Lewis 22. Kayleigh Powell 23. Paige Randall
Marcatrici Galles Femminile
Mete: B. Lewis (12′), Neumann (21′), meta tecnica (40′)
Trasformazioni: meta tecnica (40′),
Punizioni:
Matteo Mangiarotti
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