Australia: Dave Rennie è il nuovo allenatore dei Wallabies

Ora è ufficiale: l’allenatore lascia i Glasgow Warriors per tentare l’avventura internazionale

Ph. Ettore Griffoni

Dopo i tanti rumors degli ultimi mesi, ora è ufficiale: Dave Rennie è il nuovo allenatore dell’Australia. Il tecnico neozelandese lascerà la panchina dei Glasgow Warriors al termine della stagione, per succedere a Michael Cheika dal luglio del 2020.

La durata contrattuale dell’accordo con la Federazione Australiana sarà di tre anni e porterà il coach a guidare i Wallabies sino alla Rugby World Cup 2023, che si terrà in Francia.

Le parole dell’ARU
E’ in prima persona Raelene Castle, CEO federale, a esporsi in maniera molto contenta sulla buona riuscita della trattativa: “Siamo entusiasti dell’arrivo di Dave Rennie, per noi è un grande colpo. Pensiamo che sia il candidato migliore per il lavoro che lo aspetta. Ha un’esperienza comprovata e la sua “vision” da allenatore privilegia sia gli aspetti tecnici sia quelli riguardanti la costruzione del gruppo: pilastri chiave per arrivare al successo.
Dopo che Michael Cheika aveva annunciato la sua volontà di lasciare la panchina, abbiamo iniziato le nostre ricerche che sono durate sei mesi e oggi, sapendo che lo stesso Cheika non tornerà immediatamente su un’altra panchina, siamo qui ad annunciare il nuovo head coach.
Dave, dal canto suo, ha avuto colloqui con tutto lo staff della Aru: dal presidente in giù. Ora terminerà la sua stagione coi Glasgow Warriors e poi sarà a disposizione. In questo momento invece, se dovesse succedere qualcosa riguardante la nazionale, il responsabile in questi mesi sarà Scott Johnson e gli assistenti tecnici già sotto contratto”.

Il punto di vista di Rennie
“Sono entusiasta di questo accordo e anche la mia famiglia è contenta della decisione. Ho un’esperienza ventennale e ovunque sono andato ho cercato di calarmi nella cultura del posto. Credo di poter far la differenza anche qui. Ci sono alcuni giovani eccezionali.
Vorrei creare una connessione forte fra le squadre del Super Rugby e la nazionale: questo potrà dare benefici a tutti nel lungo periodo, sia ai giocatori sia agli allenatori. Sono rimasto colpito dalla voglia di pensare al futuro di Raelene Castle e della Federazione.
Infine permettetemi di ringraziare Glasgow e i Warriors: lo staff tecnico e l’etica del lavoro dei giocatori con cui ho condiviso del tempo è stata incredibile. Ci mancheranno”.

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