I Sale Sharks vincono contro La Rochelle, che paga la follia di Bourgarit. A Montpellier vincono i padroni di casa contro Gloucester
La doppia sfida anglo-inglese della Champions Cup che ha chiuso la terza giornata è finita in pareggio, con una vittoria ciascuna. I Sale Sharks hanno avuto la meglio di La Rochelle per 25-15, con i francesi influenzati dal cartellino rosso a Bourgarit verso la fine del primo tempo, mentre il Montpellier si è sbloccato vincendo in casa – non senza soffrire – contro il Gloucester.
40 – Il numero di mete segnate da Chris Ashton nella principale coppa europea, tra Heineken e Champions Cup, per di più in sole 64 partite. Con il passare degli anni, l’ala inglese sa essere sempre un’arma letale quando riesce a esprimersi al meglio. Contro La Rochelle ha segnato la meta che ha definitivamente chiuso una partita comunque già indirizzata, mettendo il sigillo sul match.
17 – I falli commessi da La Rochelle, che difatti ha preso ben tre cartellini: uno rosso per la follia di Bourgarit al 38′ (dita negli occhi di Tom Curry) e due gialli con Leroux al 36′ e Priso al 46′. Pensare di costruire qualcosa di concreto con un tale numero di calci di punizioni fischiati contro è molto complicato. Ben cinque di questi falli sono stati commessi dal solo Doumayrou, mentre il secondo in classifica è Priso con quattro.
Ritorno – Nella sua prima partita giocata dopo la finale della Rugby World Cup 2019, Tom Curry ci ha tenuto a ricordare perché da qualche tempo si parla di lui già come uno dei flanker più forti del mondo. Il 21enne è stato eletto Man of the Match contro La Rochelle, dopo la solita partita fatta di tanti placcaggi (13, nessuno sbagliato) e turnover risolutivi (3). In attacco si è fatto notare con un break e un difensore battuto, con 19 metri corsi su 6 cariche.
24 – I minuti finali in cui Montpellier ha dovuto giocare in 14, a causa del cartellino rosso ricevuto da Jacques du Plessis per una gomitata alla testa di un avversario. Nonostante l’inferiorità numerica, i francesi sono riusciti a resistere al ritorno degli inglesi e a portare a casa quattro punti importanti, che comunque non faranno svanire magicamente i problemi della squadra allenata da Vern Cotter.
75 – La percentuale di possesso palla del Gloucester nel secondo tempo, che ha dominato in questo aspetto anche prima dell’espulsione di du Plessis. Per la mole di gioco prodotta, però, i cherry&white hanno segnato fin troppo tardi la terza meta con Simpson, frutto peraltro di una bella azione partita dai propri 22. Per il resto, i tanti falli contro (15) e i 18 turnover concessi non hanno permesso agli inglesi di sfruttare a pieno il possesso avuto.
Italians – Callum Braley, partito dal 1′, ha giocato sessanta minuti e segnato una meta. Match di grande spessore per Jake Polledri, che ha caricato la linea di difesa avversaria ben 22 volte, considerando che il pallone è stato in mano a Gloucester per la maggior parte del tempo. Il terza linea ha prodotto numeri interessanti, guadagnando 69 metri, creando un break, battendo 8 difensori e servendo 2 offload.
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