L’ufficialità del nuovo incarico arriva direttamente dalla Federazione Inglese
Conor O’Shea è il nuovo Director of Performance Rugby dell’Inghilterra. Con un comunicato apparso sul suo sito la RFU ha ufficializzato la notizia riguardante l’ex allenatore dell’Italia.
O’Shea sarà responsabile della gestione e della direzione strategica del mondo dei rugbysti professionisti d’Oltremanica: sia per quanto riguarda il rugby a 15 sia per quello a 7, senza distinzione fra uomini e donne.
Nel comunicato si legge che lavorerà a stretto contatto con Eddie Jones, il quale però rimarrà il responsabile e referente della squadra seniores maschile.
Per il tecnico irlandese è un ritorno alla RFU, visto che dal 2005 al 2008 ci aveva già lavorato, all’epoca come Direttore delle Accademie Regionali.
Le parole di O’Shea
“Mi sento privilegiato ed onorato per l’incarico. Unirmi al rugby inglese in questo momento è davvero emozionante ed entusiasmante. Ho trascorso gli ultimi quattro anni in Italia, prima ancora agli Harlequins e in Irlanda: sento di avere una buona conoscenza del sistema rugby. So che ci sono bei momenti che si alternano a periodi meno positivi. Avendo questo bagaglio, accresciuto dall’ultima esperienza a livello internazionale, potrò relazionarmi al meglio con le persone in vista degli obiettivi futuri che avremo.
In Federazione ho trovato una visione stimolante: non si tratta solo di vincere, ma anche di “sostenere” il successo a lungo termine cercando di ringiovanire e rienergizzare continuamente i comparti. Oltre alle aree classiche, ci sono molti settori con cui lavorare altrettanto importanti dal 7s al femminile passando per gli arbitri. In questi aree è stato svolto un lavoro fantastico che speriamo di portare avanti e migliorare avendo la possibilità di investire e dare stabilità”.
Le parole della RFU
A parlare è il CEO Bill Sweeney: “Conor arriva conoscendo il modo in cui operiamo e a sua volta a tutte le conoscenze, che noi abbiamo valutato, per arrivare al suo obiettivo principale: quello di lavorare sulle performance e di sviluppare la competenza degli allenatori. E’ un ruolo di ampio respriro, perchè riguarda anche il 7s che l’anno prossimo cercheremo di portare a Tokyo per le Olimpiadi con l’ambizione di vincere una medaglia.
Eddie Jones e Conor – conclude infine – si conoscono e saranno in grado di integrarsi; così come dovrà fare coi i club di Premiership, con i quali lavorerà a stretto contatto.
In questo momento sta succedendo tanto. E’ appena finita la Rugby World Cup 2019, ma un nuovo Sei Nazioni è alle porte e non così lontano c’è il torneo iridato 2023. Dall’esperienza maturata in Giappone, vogliamo costruire qualcosa che duri nel tempo”.
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