Il numero uno delle Zebre interviene puntualizzando che “non siamo un club in disarmo”
Il possibile ingresso del Petrarca Padova nel Pro14 – che avverrebbe a partire dal 2021/2022 – sembrerebbe comportare l’uscita di scena delle Zebre Rugby dal panorama celtico. Uno scenario che quindi coinvolgerebbe, con destini opposti, le due realtà. Allo stato attuale delle cose però nessuna delle parti in causa (il Petrarca che ha avanzato la proposta e la FIR che di fatto è la proprietaria delle Zebre) ha fatto il nome della franchigia emiliana.
Intervistato da Il Gazzettino, l’amministratore unico delle Zebre Andrea Dalledonne non nasconde il proprio disappunto per queste voci sottolineando come “l’ipotesi che le Zebre possano andare via da Parma crei allarme tra i tifosi e i nostri partner, oltre che disturbare i giocatori. Uno sponsor che legge i giornali, prima di investire sulle Zebre ci pensa almeno sei mesi”. Il numero uno delle Zebre pur riconoscendo un rapporto complicato con il territorio, dovuto in gran parte anche ai fallimenti delle passate gestioni, evidenzia inoltre come sotto la sua guida “partendo da zero, siamo arrivati a raccogliere un milione di euro. E non è poco per un club che non ha alle spalle una storia importante come Benetton e Petrarca”. Infine conferma anche che il prossimo bilancio delle Zebre porterà degli utili.
– Leggi anche: La risposta di Maxime Mbandà a un insulto razzista
Nel corso dell’intervista emerge anche un dettaglio interessante secondo cui la FIR avrebbe proposto al Petrarca di costituire una franchigia che possa giocare le partite casalinghe non solo a Padova ma anche in un altra città al di fuori del Veneto. Iniziativa, quella delle “partite itineranti”, che lo stesso Dalledonne definisce come un’ottima proposta che si collega tra l’altro a ciò le Zebre stanno facendo già da qualche stagione con i match de L’Aquila, Viadana e Legnano, quest’ultimo in programma il prossimo marzo 2020. “Se il Petrarca vuole venire a Parma, ben volentieri. Possiamo incontraci”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.