L’ala potrebbe ripercorrere le gesta di alcuni grandi giocatori del passato cambiando ruolo
Ma’a Nonu e Tana Umaga solo per citarne due: quando il cambio di ruolo diventa decisivo. E’ questa l’idea del neo ct del Galles Wayne Pivac per Josh Adams, individuato dal tecnico kiwi come possibile scelta per sostituire l’indisponibile Jonathan Davies nel corso del Sei Nazioni 2020.
Dall’ala al centro, in una sorta di esperimento molto spesso di “matrice neozelandese”, che è già stata provata negli ultimi dieci minuti del Test Match che i Dragoni hanno sostenuto e vinto (43-33) contro i Barbarians.
Il giocatore sembra entusiasta
“Ho avuto un consulto con lo staff tecnico – ammette Adams al WalesOnline facendo riferimento ai tecnici dell’attacco – e personalmente sono molto felice dell’idea: sarà una freccia in più nel mio arco. Dovrò lavorarci settimanalmente, anche se in passato ho ricoperto il ruolo due o tre volte, con la differenza però che non ho mai iniziato come centro ma mi ci sono spostato nel corso della partita”.
Una duttilità già palesata nei panni di estremo
Facciamo chiarezza: il ruolo naturale di Josh Adams è l’ala, ma la carriera spesso lo ha portato anche a ricoprire altri spot fra i trequarti, come ad esempio quello di estremo. Il giocatore infatti nel suo passato a Worcester è stato impiegato varie volte con la maglia numero 15 in assenza dei compagni e in futuro – paradossalmente – non ha escluso di poter ricoprire anche il ruolo di mediano d’apertura: lui sembra aperto a tutto e pur di giocare sembra essere pronto a trasformarsi in un utility-back totale.
Il parere di John Mulvihill
L’allenatore dei Cardiff Blues, club di appartenenza del trequarti da quest’anno, è stato interpellato su questa nuova possibile situazione: “In questo momento Pivac non mi ha chiesto di provarlo da 13 nelle nostre partite, ma se pensassi che questa fosse la soluzione migliore anche per noi, perchè non farlo?
Il Galles sta cercando un giocatore da inserire in quello slot, con capacità di ricoprire due posizioni. Gareth Anscombe e Rhys Patchell, ad esempio, possono fare sia l’apertura sia l’estremo. Adams e Lane vogliono imparare anche ad essere dei secondi centri, poi c’è Hallam Amos che addirittura sa fare il centro, l’ala e l’estremo. Il processo, considerando anche la durezza del Pro14 non sarà facile, ma farlo solo ed esclusivamente nei Test Match internazionali di sicuro non porterà frutto: imparare a quel livello è ancora più difficile”.
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