Un’analisi delle prestazioni più importanti nella vittoria dei ducali a Newport
Nuova puntata della rubrica dal titolo “80° minuto” curata da Flavio “Fuser” Fogliani, Cristiano Gobbi, Luca Mammoli e Nicola Riccetti di Italrugbystats, una pagina che parla del rugby italiano attraverso numeri e statistiche.
“80° minuto” è pensata come un approfondimento che utilizza i valori matematici espressi in campo per interpretare la storia della partita attraverso i numeri che la caratterizzano.
Le Zebre sono tornate alla vittoria. E lo hanno fatto dimostrando di essere una squadra capace di cambiare pelle a seconda dell’avversario. Infatti, dopo la buona prestazione di rimessa e di grande sofferenza fisica contro lo Stade Francais, contro i Dragons i ducali hanno vinto una partita dominando proprio nella collisione. A fine partita sono stati 123 gli attacchi portati, che hanno portato al guadagno della linea del vantaggio il 20% delle volte e a un concreto avanzamento il 53% (contro il 38% degli avversari), per un totale di 806 metri corsi (6.5 metri per corsa, 12.4 metri per corsa avanzante).
Un bel tassello in questi numeri offensivi è stato rappresentato da Danilo Fischetti: il giovane pilone si sta conquistando uno spazio sempre più importante in maglia multicolor a suon di ottime prestazioni in campo aperto. Contro i Dragons ha chiuso con 7 attacchi, di cui il 100% avanzanti, 33 metri corsi (secondo solo a Mbanda, tra gli avanti) e 1 placcaggio rotto (EPM = 0.74 e eEPM = 0.72). Ottime prove anche per il solito Maxime Mbanda, con 8 attacchi sempre avanzanti, 92 metri corsi e 2 line break, Giovanni Licata, che ha corso 60 metri, vincendo il 75% dei suoi 13 ingressi e Luca Bigi, anche lui con il 75% di efficacia su 10 attacchi con 29 metri fatti. Tra i trequarti si sta confermando su ottimi livelli anche Jamie Elliott, che ha corso 66 metri con un efficacia dell’80% (miglior trequarti) sui suoi sei attacchi.
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Gli stessi Fischetti, Mbanda e Bigi hanno comandato anche le classifiche di impatto fisico difensivo con, rispettivamente, 2, 3 e 2 placcaggi dominanti. Non è stata soltanto la collisione difensiva a funzionare bene, ma anche l’assetto generale, con il 94% di placcaggi riusciti e un’efficacia media del 95% tra gli avanti titolari e 97% tra tutti gli avanti. Ottima gara, anche sotto questo aspetto, di Maxime Mbanda con 11 placcaggi sempre vincenti, 1 turnover forzato nel breakdown, e 41 partecipazioni alle ruck. L’azzurro è stato secondo solo alle notevoli 44 partecipazioni in ruck in 65 minuti di Mick Kearney (EPM = 0.90 ed eEPM = 0.86). Proprio il seconda linea irlandese è stato, insieme a Luca Bigi, subito dietro Mbanda, entrambi con 10 placcaggi sempre efficaci. Tra i trequarti, ha disputato un’ottima gara di Giulio Bisegni, che ha placcato 9 volte sempre in maniera efficace, seguito a ruota dal compagno di reparto Tommaso Boni, che lo ha eguagliato in numeri assoluti, ma risultando leggermente meno efficace (90%).
Nel breakdown, oltre alle già citate prestazione di Mick Kearney e Mbanda, anche Ian Nagle (EPM = 0.67 e eEPM = 0.60) si è messo in risalto con 35 ruck, di cui 27 in cui è stato tra i primi tre sostegni. I due nuovi arrivati, nonostante una discreta concorrenza nel ruolo, si stanno facendo notare in questo avvio di stagione, soprattutto per la grande sostanza che aggiungono proprio al gioco nei raggruppamenti. Altra menzione per Boni, miglior trequarti con 27 ruck e primo nella speciale classifica dei clean-out, con 8 interventi.
Pragmatismo ducale
Un dato in controtendenza con le differenze elencate della gara contro i Dragons rispetto a quella contro lo Stade Francais è stato il pragmatismo della exit strategy. Infatti, anche in questa gara le Zebre hanno voluto correre pochi rischi, diminuendo ancora (seppur di poco, -3%) le uscite palla in mano, e allo stesso tempo aumentando il gioco al piede di Canna (10 calci per 312 metri totali).
Un aspetto dove c’è ancora da limare qualcosa è la mischia ordinata. Infatti, con i due piloni delle Zebre che nell’ultimo periodo sono principalmente il ’97 Zilocchi e il ’98 Fischetti (entrambi molto più dinamici in campo aperto che esperti nelle fasi statiche), anche questo fine settimana due calci (uno diretto e uno libero) sono stati concessi agli avversari. Ma nel loro processo di crescita entrambi avranno la possibilità di migliorare anche in questo aspetto.
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