“Eravamo contenti, sia noi sia gli allenatori. Un risultato del genere, contro una squadra così, è veramente bello”, ha detto il pilone
Il Calvisano sta facendo di tutto per andare oltre i propri limiti in questa Challenge Cup, soprattutto in casa. Dopo l’ottima prestazione all’esordio contro i Cardiff Blues, perdendo 16-34 solo nel finale, i campioni d’Italia hanno spostato l’asticella più in alto contro i Leicester Tigers: non solo un’altra partita di cui andare oggettivamente orgogliosi, nonostante la sconfitta, ma anche un bonus difensivo che vale il primo punto nel torneo.
Anche se gli inglesi si sono presentati con tante riserve, a differenza del 59-7 di una settimana fa a Welford Road, per una squadra abituata al Top12 spingersi a un livello ancora più alto non era scontato. “Eravamo contenti, sia noi sia gli allenatori. Un risultato del genere, contro una squadra così, è veramente bello – ha detto Riccardo Brugnara, ex di turno, a On Rugby – Poi tra il giallo (Venditti al 35′, ndr) e il rosso (Zanetti al 60′, ndr) siamo rimasti in 14 due volte. Non ci ha aiutato, ma anche in inferiorità numerica la squadra ha dato tutto”.
“In alcuni momenti li abbiamo messi molto in difficoltà. Per loro il rischio, giocando contro una squadra di livello diverso, è di essere portati a quello stesso livello. Non sono riusciti a fare il loro gioco, nonostante avessero tra i titolari nomi come Lavanini e Veainu. E penso che per loro sia stata una cosa molto negativa”.
“Abbiamo focalizzato l’attenzione su noi stessi per esprimerci al 100%. Non volevamo alzare troppo il ritmo, restando cinici e fare cose semplici – ha detto Brugnara, parlando della preparazione alla partita – Del resto, queste squadre vogliono giocare a un ritmo alto e muovere tanto la palla, visto che noi non siamo tanto abituati e avremmo potuto finire la benzina presto. L’obiettivo che ci eravamo dati all’inizio era quello di restare il più possibile aggrappati nel punteggio, magari per poi cercare di vincere di uno o due punti – ha continuato il pilone sinistro, tra l’altro ex Leicester.
Dal punto di vista personale, Brugnara ha detto che “giocare queste partite ti dà sempre un’emozione un po’ diversa”, considerando anche i suoi trascorsi nel settore giovanile dei Tigers. “Vuoi sempre dare il tuo massimo, anche quando le gambe non ci arrivano e con il fiato non ce la fai”. È una questione di testa, spesso e volentieri. “Ma a volte ci arrivi prima anche con il cuore”.
Per il Calvisano ora ci sarà il ritorno nel Top12, con la sfida contro un avversario completamente diverso rispetto al Leicester, come i Lyons. La confidenza accumulata dopo questa partita può essere un’iniezione positiva o può avere l’effetto contrario sui bresciani? “È anche questa una sfida, per capire se riusciamo a mantenere la stessa mentalità. Adesso ci saranno delle aspettative più alte e non possiamo deludere chi crede in noi”.
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