Cosa è cambiato dalla sfida persa in Francia? Un’analisi delle prestazioni nelle fasi statiche, in attacco e in difesa
Nuova puntata della rubrica dal titolo “80° minuto” curata da Flavio Fogliani, Cristiano Gobbi, Luca Mammoli e Nicola Riccetti di Italrugbystats, una pagina che parla del rugby italiano attraverso numeri e statistiche.
“80° minuto” è pensata come un approfondimento che utilizza i valori matematici espressi in campo per interpretare la storia della partita attraverso i numeri che la caratterizzano.
Il Benetton Rugby è tornato alla vittoria europea e lo ha fatto a stretto giro proprio contro il Lione che l’aveva sconfitto la settimana scorsa. Come sono riusciti i Leoni a raddrizzare il timone, vincendo la seconda delle due sfide?
Nonostante i risultati molto diversi, le due partite sono state relativamente simili per quanto riguarda il tempo di gioco effettivo (35’58” nella prima gara 37’ nella seconda) e la presenza nel territorio avversario (Benetton con il 46% in entrambe le gare). Nella seconda sfida, il Benetton Rugby ha fatto registrare un miglioramento sotto l’aspetto del possesso, incrementandolo dell’ 11% (dal 37% al 48%).
Stranamente, a questo incremento, non si è collegato un miglioramento in mischia chiusa, dove i Leoni passano dal 90% della prima gara (9 vinte, 1 persa e 1 reset) all’83% della seconda. Anzi, la mischia ordinata è sembrata per larghi tratti essere un tallone d’Achille per il Benetton Rugby, visto che ha generato il 50% dei calci contro (3/6) e il 100% delle punizioni indirette (1/1).
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Un discorso simile può essere applicato alla touche. Non c’è stato infatti un sostanziale miglioramento in rimessa laterale tra le due gare, con le statistiche di questa fase del gioco che restano praticamente sovrapponibili (95% alla prima e 93% alla seconda). In questo specifico aspetto di conquista, nella vittoria tra le mura amiche, si è notata una prestazione di grande spessore per lo specialista Eli Snyman (EPM = .71 e eEPM = .68), con 8 touche portate a terra e una rubata fondamentale a tempo già scaduto, con il Lione in attacco dopo il turnover guadagnato appena prima che il Benetton riuscisse a calciare fuori l’ovale.
Attacco e difesa
L’area del gioco a cui il Benetton Rugby ha potuto aggrapparsi tra le due gare è il punto d’incontro. Per quanto riguarda i possessi da raggruppamento a terra – uno dei marchi di fabbrica del Benetton di Kieran Crowley -, la prova dei biancoverdi nella seconda sfida è stata quasi perfetta, con il 98% dei possessi mantenuti e 3 rubate (2 Luca Morisi e 1 Marco Barbini). Anche in questo aspetto del gioco si è fatto notare Snyman, che nel 65% delle pulizie in ruck è stato tra i primi tre sostegni. Subito dietro si è piazzato Cherif Traorè (EPM = .71 e eEPM = .64 e 31 pulizie) arrivato tra i primi tre sostegni nel 58% delle volte e a cui vanno aggiunti 6 pulizie specifiche sull’uomo.
Un altro sostanziale miglioramento nella seconda sfida è stato registrato nel gioco d’attacco. In fase offensiva, infatti, i Leoni sono passati da un 51% di efficacia nella prima gara al 73% nella seconda. Nella prima delle due sfide c’era stata una bella prestazione di Niccolò Cannone, efficace in 8 attacchi su 9, a cui andava aggiunto un difensore battuto. Nella seconda partita, invece, è arrivata un’ottima prestazione di Braam Steyn (EPM = .57 e eEPM = .43 ), assente nella prima gara, che ha chiuso con l’85% di efficacia su 18 attacchi che sono valsi 96 metri avanzati. Grande impatto, partendo dalla panchina, per Marco Lazzaroni (EPM = eEPM = .67): oltre alla meta, il friulano ha battuto due difensori e ha creato due clean break, con un 100% di efficacia su 4 attacchi che ha trasformato in 54 metri corsi.
È stato positivo il miglioramento anche in fase difensiva, con i Leoni che sono passati dal 76% della prima gara all’85% della sfida vinta al Monigo. Nella prima partita, tra i migliori c’è stato di nuovo Niccolò Cannone con 9 placcaggi efficaci su 13 tentati. Nella seconda partita, invece, il primo per placcaggi fatti è stato Haime Faiva (EPM = 1.0 e eEPM = .87), con 20 tackle portati a termine su 24. Alle sue spalle si sono piazzati Eli Snyman e Irne Herbst (EPM = .72 e eEPM = .65), entrambi con 18 placcaggi efficaci, rispettivamente su 20 e 22 tentati. Il giocatore con il 100% di efficacia a realizzare più placcaggi è stato Braam Steyn, che ha chiuso con 11 placcaggi-
In conclusione
Il Benetton Rugby resta la squadra solida e performante che abbiamo visto la scorsa stagione e anche per larghi tratti di questa in corsa. Il difficile avvio di stagione è probabilmente figlio dell’esacerbazione di difficoltà già presenti nel passato campionato, come la difficoltà nel vincere partita nelle quali non si è perennemente in controllo del ritmo, oppure della difesa dell’attacco ampio e profondo. Ciononostante, quando i Leoni, all’ormai classico gioco compassato e basato sul possesso, riescono ad aggiungere una rinnovata efficacia offensiva, dimostrano di essere sempre una squadra che appartiene, con merito, all’alto livello europeo.
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