Il pilone inglese ha raccontato i momenti dopo l’uscita dal campo a causa di una concussion
“Ci sono volute tre o quattro settimane per superare la finale: avevo il buio in testa. Sono passato anche da fasi di sconvolgimento e poca cognizione”, parole di Kyle Sincler il pilone dell’Inghilterra che ha dovuto lasciare anzitempo la finale della Rugby World Cup 2019 – persa dalla Nazionale della Rosa contro il Sudafrica – a causa di una concussion generata da uno scontro con il compagno di squadra Maro Itoje.
“E’ stato un’incidente innocuo a vedersi, eppure mi ha messo ko. All’inizio mi sono chiesto perchè fosse capitato proprio a me, che ho passato una vita ad allenarmi per quella partita, quei momenti, poi però mi sono liberato di questo peso. Sono dispiaciuto chiaramente, ma questa sarà la motivazione per andare avanti e tornare più forte di prima”.
“Della finale? Non ricordo praticamente nulla, soprattutto negli attimi successivi all’infortunio. Non sapevo cosa stesse succedendo, mi sentivo come “sballato”.
Il “Dinosauro” infine, soprannome con cui è conosciuto Sincler nell’ambiente ovale, ha speso parole di ammirazione per il capitano degli Springboks Siya Kolisi: “E’ un ragazzo genuino, i nostri percorsi si sono incrociati qualche volta in passato e se avessi dovuto scegliere qualcun’altro per la vittoria nella Rugby World Cup avrei optato sicuramente per lui”.
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