Zebre, coach Bradley rimpiange le occasioni sprecate nel primo tempo

“Il 3-0 con cui si è chiuso il primo tempo non rispetta quanto messo in campo da noi”

ph. Sebastiano Pessina

“Nel primo tempo abbiamo avuto almeno cinque opportunità per muovere il tabellino e credo che il risultato dell’intervallo, 3-0, fosse un bottino troppo magro per quanto fatto vedere in campo. Nella ripresa Treviso ha avuto quattro punizioni di fila, ci ha messo sotto pressione e ha fatto meta. A fine gara abbiamo avuto altre quattro occasioni per marcare una meta, ma non ci siamo riusciti.”

Coach Michael Bradley si è presentato in sala stampa al termine del derby italiano tra Zebre e Benetton Rugby ed è ovviamente deluso dal risultato della gara, anche perchè, come ha sottolineato, le sue Zebre hanno creato numerose occasioni per marcare punti, senza però riuscire a concretizzarle tutte.

“Ci sono due parti nel gioco, creare le occasioni e concretizzarle. Oggi le Zebre hanno fatto molto, molto bene dal punto di vista del gioco ma non ha vinto la partita perché è mancata la precisione. Settimana prossima dobbiamo essere più precisi.”

Bradley difende anche la scelta di andare per i pali, nonostante qualche errore, perché Violi è di solito un calciatore molto preciso e su cui si può fare affidamento. “I primi due calci erano da buona posizione, il primo è andato bene, poi abbiamo colpito il palo. Il terzo calcio [la trasformazione] era da posizione più difficile e non è stato perfetto, ma di solito Marcy [Violi], oggi ha un po’ mancato sotto questo aspetto. Ci aspettavamo di avere forse cinque punti in più, forse arriveranno settimana prossima.”

L’aspetto positivo della gara delle Zebre è stato “quello che siamo riusciti a creare, nelle fasi statiche dove siamo stati dominanti, la nostra buona difesa ha costretto loro a commettere molti falli e vedendo i dati in generale c’è del positivo, ma siamo un po’ amareggiati perché alla fine non conta solo quello,” dice capitan Giulio Bisegni. “Dobbiamo saper sfruttare meglio i momenti, Treviso l’ha fatto quando ha avuto punizioni consecutive che hanno portato alla meta [che ha poi, di fatto, deciso il match] e sono stati bravi in questo. Quando ci siamo ricompattati non siamo stati sufficientemente cinici per segnare. Abbiamo avuto gioco, abbiamo creato, in campo abbiamo avuto la sensazione di poterli dominare ma non siamo riusciti a completare l’opera.”

Le Zebre hanno avuto un calcio di punizione a favore negli ultimi istanti di gara e hanno preso la decisione di andare in mischia anziché scegliere la penal’touche, come successo nelle occasioni precedenti. Bisegni dice che “ci siamo consultati coi leader della mischia e abbiamo avuto la sensazione che potevamo dominarla, in più quando hai una mischia in posizione centrale è sempre difficile da difendere. Loro erano con l’uomo in meno e le terze si dovevano preoccupare di difendere anche al largo, quindi per noi sotto i pali e al centro era una posizione di vantaggio – da cui poteva anche nascere una meta tecnica.”

“Stava quasi per arrivare,” continua Bisegni, “se avessimo avuto l’ultimo possesso sarebbe stata la volta definitiva. Abbiamo mancato un po’ di precisione ma penso che sia stata la scelta corretta.”

Il Benetton Rugby aveva scelto di lasciare campo alle Zebre per cercare di metterle sotto pressione, come ha ammesso anche Steyn, ma ha anche commesso molti falli. Nell’ultimo minuto di gioco i Leoni hanno fatto crollare molte maul, fattore che ha portato al giallo mostrato a Quaglio ma a nessuna meta tecnica. “Poteva arrivare, forse si,” ammette Bradley. “Ci siamo andati vicino ad avere la meta tecnica.”

“Settimana prossima andiamo a Treviso per dare battaglia e giocare a viso aperto contro di loro, abbiamo sistemato mischia e touche e sono convinto che sarà un’altra battaglia,” chiude Bisegni, lanciando di fatto la sfida al Benetton Rugby.

– Leggi anche: la cronaca della gara di ieri

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