Un 18enne che continua a trascinare Gloucester, la sfida tra Campagnaro e Minozzi e le prove di forza di Exeter e Saracens
Sotto Natale, la Premiership ha regalato poche sorprese ma diverse partite caratterizzate da rimonte più o meno complicate. L’unica certezza è che Exeter è rimasto al comando, mentre dietro i Chiefs hanno perso sia Northampton sia Bristol, con la classifica che di conseguenza si è parecchio accorciata. Vediamo cosa è successo nella sesta giornata del campionato inglese.
Incubo – Leicester Tigers e Wasps hanno 16 titoli in due, ma per il momento i loro punti – messi insieme – dopo sei giornate arrivano appena a 10. 6 per i Wasps, 4 per i Tigers. I London Irish, al nono posto, hanno ben sei punti di vantaggio sulle vespe. Entrambe le squadre, insomma, sono tanto blasonate quanto decadute: il rischio di lottare fino alla fine per la retrocessione è molto concreto, anche perché i Saracens pian piano risaliranno e li sorpasseranno. Inevitabilmente.
47 – Quando i Saracens scendono in campo in modalità ON, con i Vunipola, George, Itoje, Kruis, Spencer, Farrell e Daly contemporaneamente nel XV titolare, nemmeno una squadra molto forte e apprezzata come Bristol può pensare realmente di vincere. I Bears sono stati letteralmente piallati dai sarries con 47 punti, in una dimostrazione di forza davvero notevole. Non male per l’ultima in classifica, no?
“Un giovane Beauden Barrett” – È la definizione che Mark McCall ha dato di Max Malins, il 22enne estremo dei Saracens che sta crescendo e diventando sempre più centrale nel gioco dei londinesi. Contro i Bears, Malins ha segnato due mete, battuto 8 difensori, creato 3 break, completato 3 offload e 9 placcaggi con il 100% di realizzazione. Letale, completo e in ascesa.
17 – I punti segnati nella ripresa dagli Exeter Chiefs nel secondo tempo a Welford Road, in cui ha messo alle strette il Leicester. Dopo un primo tempo difficile, nella ripresa la capolista non ha più concesso punti ai padroni di casa ed è andata a segno con Armand e Hill, dominando soprattutto dal punto di vista dell’occupazione territoriale (60% del tempo passato nella metà campo del Leicester).
Bath – Nella partita forse più sorprendente della giornata, il Bath ha rifilato ben 38 punti ai London Irish in trasferta, nonostante ci fossero aspettative diverse sul match giocato a Reading. I biancoblu invece hanno segnato ben cinque mete nei primi 28′, arrotondando il risultato nel secondo tempo il 10-38 finale. In pochi avrebbero immaginato un simile ribaltone, considerando le prestazioni non eccezionali fino a questo momento della squadra di Stuart Hooper.
Rees-Zammit – L’ala classe 2001, di cui abbiamo parlato già qui, sta continuando a impressionare con la maglia biancorossa del Gloucester. Nello spettacolare secondo tempo dei cherry&white, il teenager gallese ha propiziato la meta di Harris con una giocata davvero raffinata, portandosi avanti il pallone con un delicato grubber e poi servendo un grande offload il suo compagno di squadra. Poi si è messo in proprio segnando una doppietta, confermando di essere un talento molto interessante.
Rimonta – Anche gli Harlequins sono dovuti partire da lontano per battere i Wasps, ma lo hanno fatto in grande stile. Dopo un inizio sprint delle vespe, con 17 punti in altrettanti minuti, i Quins hanno cominciato a fare sul serio ed entro il 51′ avevano già messo la freccia passando in vantaggio, allungando poi a sufficienza per tenere lontani i gialloneri.
Italians – Michele Campagnaro è stato uno dei protagonisti nella vittoria degli Harlequins e ha messo la firma nella prima meta di Chisholm, rompendo un placcaggio in corsa e servendo un gran bell’offload rovesciato al flanker. Per lui ottanta minuti. Ne ha giocati circa 70 Matteo Minozzi con i Wasps: l’azzurro è dovuto uscire temporaneamente nel primo tempo, e la sua partita è stata contrassegnata da 12 corse palla in mano, 89 metri guadagnati e 3 difensori battuti. Né Jake Polledri né Callum Braley erano nei 23 del Gloucester nella vittoria contro il Worcester.
Daniele Pansardi
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