Calvisano vince contro Mogliano. Spettacolo a Roma, tra Fiamme Oro e Lyons Piacenza
Settima giornata intensissima e densa di contenuti in Top12. Dopo il successo di Colorno contro la Lazio, nello scontro salvezza in programma nell’anticipo del turno, il pomeriggio ha riservato partite oltremodo vibranti e significative in ottica classifica. Su tutte, ovviamente, la vittoria del Valorugby Emilia (ora secondo in graduatoria, a meno uno dai Bersaglieri) di Roberto Manghi nel duello al vertice, tra le mura amiche del Mirabello, contro il Petrarca di Andrea Marcato.
Gli emiliani si sono imposti 24-18 sui campioni d’Italia 2018, piazzando lo strappo decisivo in avvio di ripresa, con l’uno-due micidiale griffato Panunzi (meta formidabile per il numero 9, eletto man of the match)-Farolini (peraltro molto preciso dalla piazzola). Successo di peso, al cospetto di una squadra veneta mai doma, in grado di restare in partita per tutti gli 80′, strappando un tutto sommato meritato punto di bonus difensivo con la meta, al 78′, di Carnio (dopo che nella prima frazione era arrivata la marcatura pesante di Coppo, propiziata dall’intercetto di Faiva e dall’assistenza di Riera).
Il tabellino di Valorugby Emilia v Petrarca 24-18 (4-1)
trasformazioni: Farolini (10′, 46′, 53′)
trasformazioni: Garbisi (29′, 79′)
Le altre del pomeriggio
In testa alla classifica, in solitaria, è salito il Rovigo di Umberto Casellato. I veneti hanno sconfitto 31-10 Viadana, ottenendo un importante punto di bonus ad un passo dal fischio finale. Dopo il vantaggio mantovano, al 25′, con il piazzato di Ceballos, i rodigini hanno chiuso il discorso vittoria già nella seconda metà della prima frazione, con le mete di Moscardi e Odiete (trasformate da Menniti-Ippolito), ed un piazzato dell’apertura veneta. Nella ripresa, poi, spazio per le marcature pesanti di Citton e Ceballos, prima del sigillo finale di Odiete (per la doppietta personale dell’estremo ex Benetton Rugby).
Giornata positiva anche per i campioni d’Italia di Calvisano, che hanno battuto, al San Michele, il Mogliano di Salvatore Costanzo 23-10. I ragazzi di Brunello hanno fatto la differenza in avvio di prima frazione, con la precisione dalla piazzola di Pescetto (tre penalty a segno) e la marcatura pesante di Mori (trasformata dallo stesso numero 10 calvino), al 24′. La risposta veneta è affidata al piede di Ormson, con l’ex Viadana che, prima della pausa lunga, ha accorciato le distanze con il penalty del 16-3. Nella ripresa, poi, la meta di Ferraro (trasformata da Ormson) ha riaperto il match, prima che Panceyra chiudesse il discorso con la marcatura pesante (convertita da Pescetto), per il 23-10 definitivo.
Nella sfida salvezza tra San Donà e Medicei, i veneti si sono imposti in rimonta, tra le mura amiche, 17-7, archiviando quattro preziosissimi punticini in classifica, che hanno proiettato i ragazzi di Green a quota 15. Dopo il piazzato di Katz in apertura, è arrivata la meta del sorpasso ospite, griffata da Tuculet e trasformata da Newton (per il 3-7, al 10′). Poco prima della pausa lunga, tuttavia, la marcatura pesante di Bogdan (convertita da Katz) ha riportato avanti i padroni di casa, che hanno chiuso la pratica nella ripresa, con la meta di Reeves, per il 17-7 finale.
Partita pirotecnica alla caserma Gelsomini, dove Fiamme oro e Lyons Piacenza hanno dato vita ad un match da undici marcature pesanti complessive, con la compagine capitolina che ha archiviato il successo all’ultimo respiro, grazie alla meta del 36-35 di Ugo D’Onofrio.
Sono gli ospiti a sbloccare il risultato con la meta di Capone, a cui le Fiamme hanno risposto con Nocera al 27’ e altre due mete (33’ Vaccari e 39’ Ugo D’Onofrio), con il punteggio che alla pausa lunga è fissato sul 19-7. In avvio di ripresa, però, è arriva la seconda meta ospite, con il team di Gonzalo Garcia, che, sulle ali dell’entusiasmo, al 59’ e al 69’, ha messo a segno due mete pesantissime che hanno permesso agli emiliani di portarsi in vantaggio. Gli ultimi dieci minuti sono davvero un continuo ed avvincente botta e risposta tra le due squadre: al 71’ Ugo D’Onofrio ha depositato il pallone oltre la linea con le Fiamme a +1 (con la trasformazione di Azzolini), ma tre minuti dopo, un’altra meta dei Lyons, con Pez, ha rimesso Piacenza sul +4, prima del sigillo del definitivo 36-35 locale, firmato da Ugo D’Onofrio, man of the match dell’incontro.
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