Al BT Murrayfield finisce 61-13. Gli scozzesi fanno il “compitino” contro i Kings – in inferiorità per più di un’ora
EDIMBURGO – La sfida del BT Murrayfield chiude il programma del decimo turno di Guinness Pro14, una giornata in cui si sono viste larghe vittorie (Ulster, Zebre e Leinster) e qualche risultato (come il successo dei Warriors a Monigo, o la vittoria dei Dragons sugli Ospreys, ormai allo sbando) che alla vigilia non era per nulla scontato.
E anche l’inizio di gara nella capitale scozzese non segue proprio il copione che ci si attendeva. Perchè i Southern Kings, che non giocano una gara dallo scorso 30 novembre, dominano le prime mischie chiuse, mettono in difficoltà Edinburgh e al 9′ (con un vantaggio) vanno in meta con Cronje, bravo ad avventarsi sul passaggio al piede di Ungerer che coglie impreparata la difesa di casa.
Jackson manca una trasformazione da buona posizione e al 9′ i Kings guidano (0-5), ma tre minuti dopo si trovano in quattordici – per il resto del match. Pieter Scholtz, in possesso dell’ovale va a contatto col volto di Barclay. Joy Neville chiede l’intervento del TMO prima di mostrare il rosso al pilone destro sudafricano.
Edinburgh ne approfitta subito e va in meta poco dopo con Willemse che chiude al meglio la maul mettendo a segno la classica “meta dell’ex”, prima che Jaco van der Walt festeggi le sue 50 presenze col club scozzese spedendo la trasformazione tra i pali (7-5).
La gara continua a non decollare, Edinburgh fatica ad imprimere il proprio ritmo mentre i Kings provano a mostrare intraprendenza, ma riescono solo a sprazzi a farsi pericolosi passando attraverso le fasi e prediligono il dominio nelle fasi statiche – che resta fine a se stesso se non produce piattaforme pericolose. Il match entra così nel secondo quarto senza particolari scossoni ma coi Kings che si portano ancora avanti (7-8) al 25′, grazie al piazzato di Jackson che punisce le troppe scorrettezze di uno svagato Edinburgh.
Ci pensa il “solito” Duhan van der Merwe a suonare la carica. Dopo aver preso l’ovale sui 22m avversari decide di volare in meta di prepotenza, bucando la distratta difesa avversaria. Tre minuti dopo è Matt Scott – servito da Sau – ad andare oltre la linea avversaria, chiudendo una bella azione innescata da John Barclay. Van der Walt trasforma solo una marcatura, ma sul 19-8 la gara inizia a prendere le sembianze che tutti si aspettavano alla vigilia.
Al 37′ il gioco si ferma, perchè Neville vuole controllare un intervento di Ferreira su Haining che resta a terra (e lascia il campo per un HIA). Il pilone sudafricano non usa il gomito, Neville torna sul vantaggio e i Kings, ottenuta la punizione poco oltre i 5m scozzesi, vanno in penal’touche. Edinburgh si addormenta e Jackson va oltre, mancando però la trasformazione. Edinburgh ha l’ultimo possesso, entra nei 22m avversari ma dopo qualche fase perde l’ovale. Si va a riposo sul 19-13, la gara resta aperta per meriti dei Kings e per demerito di Edinburgh, che nella ripresa deve fare necessariamente di più contro un avversario che potrebbe risentire della fatica di giocare in inferiorità.
Al 44′ arriva il punto di bonus grazie alla quarta meta, a firma di “Jimmy” Johnstone che chiude una bella avanzata alla mano degli scozzesi. Van der Walt è ancora preciso dalla piazzola (26-13) e la gara, almeno per quanto riguarda Edinburgh, potrebbe anche chiudersi qui.
Anche perchè, ottenuto l’obiettivo di serata (ovvero la conquista del primo posto nella Conference B), l’ultima mezz’ora serve per testare le forze in vista della decisiva sfida in Challenge Cup in programma a Bordeaux settimana prossima, cercando ovviamente di non farsi male.
I Kings, intanto, sono costretti a giocare in 13 dopo aver effettuato tutte le sostituzioni e non avere nessun altro giocatore di prima linea da buttare nella mischia; Neville discute con lo staff tecnico dei Kings a bordo campo applicando la regola 3.18 e 3.19 del regolamento di World Rugby e chiedendo loro di scegliere un giocatore da escludere, prima di decretare tutte le mischie “uncontested”.
Al 62′ il TMO annulla la meta di Berghan per un in-avanti in fase di costruzione ma la quinta marcatura degli scozzesi arriva al 67′ ed è una meta tecnica concessa per crollo della maul (spedendo Fortuin nel sin-bin, coi Kings in 12) seguita un minuto dopo da quella messa a segno da Sau che schiaccia con una mano, in tuffo, l’ovale oltre la linea (meta trasformata ancora da van der Walt). Anche Cherry, Shiel e Bennett mettono il loro nome tra i marcatori, ingrossando il tabellino nei minuti finali quando i Kings hanno ormai mollato.
Finisce 61-13, Edinburgh vola in vetta alla classifica della Conference B e può adesso gettarsi a testa bassa verso le ultime, decisive gare di Challenge Cup.
Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn 14. Eroni Sau 13. James Johnstone 12. Matt Scott 11. Duhan van der Merwe 10. Jaco van der Walt 9. Henry Pyrgos (C) 1. Jamie Bhatti 2. Mike Willemse 3. WP Nel 4. Lewis Carmichael 5. Grant Gilchrist 6. Magnus Bradbury 7. John Barclay 8. Nick Haining
A disposizione: 16. Dave Cherry 17. Pierre Schoeman 18. Simon Berghan 19. Ben Toolis 20. Luke Crosbie 21. Charlie Shiel 22. Simon Hickey 23. Mark Bennett
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Willemse (13′), van der Merwe (29′), Scott (33′), Johnstone (44′), Berghan (62′), meta tecnica (67′), Sau (68′), Cherry (73′), Shiel (76′), Bennett (78′)
Trasformazioni: van der Walt (14′, 34′, 45′, 69′, 74′)
Punizioni:
Southern Kings: 15. Courtney Winnaar 14. Yaw Penxe 13. Sibusiso Sithole 12. Howard Mnisi (C) 11. Erich Cronje 10. John-Thomas Jackson 9. Stefan Ungerer 1. Schalk Ferreira 2. Jacques du Toit 3. Pieter Scholtz 4. Jerry Sexton 5. Aston Fortuin 6. Ruaan Lerm 7. Thembelani Bholi 8. Elrigh Louw
A disposizione: 16. Alandre van Rooyen 17. Xandre Vos 18. De-Jay Terblanche 19. John-Charles Astle 20. Bobby de Wee 21. Theo Maree 22. Bader Pretorius 23. Andell Loubser
Marcatori Southern Kings
Mete: Cronje (9′), Jackson (38′)
Trasformazioni:
Punizioni: Jackson (25′)
Matteo Mangiarotti
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