I sudafricani sono i favoriti, ma non giocano dal 30 novembre e hanno avuto una trasferta non semplice. Ducali per cercare una reazione
I Cheetahs, di questi tempi, rappresentano una vera e propria incognita. La franchigia sudafricana aveva cominciato il Pro14 facendo terra bruciata attorno a sé e umiliando tutti gli avversari che si avvicinavano a Bloemfontein: 48 punti ai Warriors, 63 all’Ulster e 40 al Munster. Sull’onda lunga del successo in Currie Cup, gli uomini di Hawies Fourie avevano dominato la primissima parte del campionato proponendo un gioco spettacolare e tanto divertimento, con continue mete da highlights.
Quando i sudafricani si sono spostati in Europa, com’è capitato sempre fin qui, le cose poi sono un po’ cambiate: è arrivata una sconfitta a tempo scaduto contro il Connacht, un altro ko di misura a Llanelli, una sconfitta più larga contro i Blues e un raro successo esterno contro gli Ospreys. L’ultima partita giocata risale però al 30 novembre: da quel momento i Cheetahs non sono più scesi in campo, il che rende la franchigia sudafricana ancora meno decifrabile del normale.
Al contrario, le Zebre sono fin troppo leggibili nei loro alti (pochissimi) e bassi (quasi sempre). I ducali sono reduci dalla sconfitta di Treviso, molto pesante più nel morale che nel punteggio vista la superiorità numerica per gran parte del match. A Monigo, la squadra di Bradley ha rivelato ancora una volta tutta la propria inconsistenza offensiva e le inadeguatezze di una formazione che non riesce a trovare un modo per fare un passo in avanti definitivo sotto tanti aspetti del gioco.
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Con tanti problemi da risolvere dal punto di vista strategico e tattico, insomma, sarebbe dura pensare a delle Zebre in grado di spuntarla contro una squadra più abile e talentuosa tecnicamente come quella sudafricana. Allo stesso modo, però, è difficile considerare i padroni di casa già battuti in partenza, anche perché almeno in casa i ducali hanno (quasi) sempre dimostrato di poter restare in partita contro avversari più quotati.
I Cheetahs, peraltro, non hanno vissuto una trasferta facile per arrivare in Italia, come ha raccontato Howies in settimana. “Il nostro viaggio verso Parma non è stato facile. Abbiamo dovuto viaggiare in due differenti gruppi. I dottori e 14 giocatori sono arrivati qui un giorno prima degli altri […] Sarà vitale per noi eseguire tutto al meglio all’inizio della partita e non fare errori, venendo fuori da tre settimane di stop. Dobbiamo scrollarci di dosso la ruggine molto rapidamente”.
Per le Zebre servirà però una prestazione ben diversa dalle ultime offerte nei derby contro il Benetton, sia nell’efficacia della fase offensiva sia nella gestione dei momenti del match. Il rientro di Mattia Bellini, senz’altro il giocatore più pericoloso in attacco delle Zebre, potrà dare alla squadra uno sfogo in più per il proprio gioco.
Molto ci si aspetta anche da Junior Laloifi e soprattutto da Carlo Canna, che molto spesso non riesce a garantire degli standard adeguati in cabina di regia per tutti gli ottanta minuti. Considerando che dalle sue mani passano tutti i palloni più importanti delle Zebre, tutto diventa facilmente molto più complicato se il beneventano non alza il proprio livello di gioco.
Un’area chiave del match sarà indubbiamente la touche: Steenkamp, Manjezi e Pokomela hanno rubato finora 11 rimesse laterali avversarie in campionato e rappresenteranno delle minacce aeree notevoli per una touche a volte piuttosto fragile come quella delle Zebre, che potrebbero pagare dazio anche in rolling maul come già successo a Treviso.
I pericoli più grandi per la squadra italiana, in ogni caso, potrebbero arrivare nel gioco rotto, da possibili situazioni di turnover: Rhyno Smith, Small-Smith, Barry e Maxwane possono creare scompiglio nella difesa avversaria da ogni posizione del terreno di gioco, come già dimostrato abbondantemente dai Cheetahs nel corso delle prime settimane del torneo. I sudafricani inoltre dovrebbero trovare un campo anche in condizioni molto migliori rispetto a due settimane fa, cosa che potrebbe non limitarli troppo nelle scelte di gioco da adottare.
Calcio d’inizio alle ore 16, diretta streaming su DAZN.
Le formazioni
Zebre: 15 Junior Laloifi, 14 Charlie Walker, 13 Giulio Bisegni (c), 12 Enrico Lucchin, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Joshua Renton, 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jimmy Tuivaiti, 5 Ian Nagle, 4 David Sisi, 3 Giosue Zilocchi, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Danilo Fischetti, 18 Eduardo Bello, 19 Mick Kearney, 20 George Biagi, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Maxime Mbanda, 23 Edoardo Padovani
Cheetahs: 15 Rhyno Smith, 14 Craig Barry, 13 William Small-Smith, 12 Benhard Janse van Rensburg, 11 Rabz Maxwane, 10 George Whitehead, 9 Tian Meyer (c), 8 Aidon Davis, 7 Junior Pokomela, 6 Chris Massyn, 5 Walt Steenkamp, 4 Sintu Manjezi, 3 Aranos Coetzee, 2 Wilmar Arnoldi, 1 Boan Venter
A disposizione: 16 Joseph Dweba, 17 Erich de Jager, 18 Luan de Bruin, 19 JP du Preez, 20 Marnus van der Merwe, 21 Gerhard Olivier, 22 Ruan Pienaar, 23 Tian Schoeman
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