In seguito agli oltre 5 milioni di multa, il club dovrà ridurre contratti e personale per rientrare nei parametri del salary cap
La “valanga finanziaria” che si è abbattuta sul pianeta Saracens non smette di arrestarsi e così dopo una pesante ammenda, una sanzione pesantissima in termini di punti in classifica e un cambio ai vertici della dirigenza del titolatissimo club inglese, il prossimo passo sarà quello dei tagli, per mano del nuovo CEO Edward Griffiths.
Il responsabile manageriale ha così parlato a RugbyPass, illustrando la situazione in maniera molto chiara e allo stesso tempo consapevole: “Chiaramente – ha affermato – c’è un danno al marchio e dal nostro punto di vista ora come ora siamo obbligati, in primo luogo, a rientrare nei limiti salariali che ci sono richiesti. Personalmente sto esaminando ogni problema, senza dimenticare comunque quanto di buono è stato fatto nel club. Quando si devono operare dei tagli vi sono solo due strade: o ridurre l’organico o abbassare gli stipendi delle risorse a disposizione”.
Un Griffiths molto lineare, poi prosegue: “La situazione va risolta in tempi brevi, al fine di non creare instabilità, ragionando sia dal punto di vista puramente finanziario sia dal punto di vista fiduciario nei confronti delle persone. Non abbiamo la bacchetta magica, ma dobbiamo cercare di fare del nostro meglio rientrando nei limiti richiesti dalla Premiership e instaurando un nuovo dialogo con le altre squadre del campionato”.
Infine una stoccatina agli accerimi rivali di Exeter e di quel presidente Rowe che nelle scorse settimane non ha certamente risparmiato affermazioni di un certo peso contro i Saracens: “Abbiamo il massimo rispetto per lui e per tutto il management dei Chiefs, ma come linea di politica interna ci siamo promessi che non commenteremo mai nè positivamente nè negativamente i fatti riguardanti un altro club”.
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