Per i “Verdi” si configura una grande incertezza in regia. Chi vestirà la maglia numero 10?
Ora purtroppo è ufficiale: Joey Carbery, apertura dell’Irlanda, non sarà disponibile per tutto il Sei Nazioni 2020. Il giocatore in forza al Munster ha infatti riportato la rottura di un polso, nella partita disputata nell’ultimo fine settimana fra la sua squadra e Ulster. Un grosso guaio per Andy Farrell, nuovo coach dei “Verdi”, che a questo punto si trova con le alternative contate e (soprattutto) inesperte nello slot di mediano d’apertura.
“Sono addolorato per Joey, come persona – ha affermato il coach di Munster Johann van Graan – mi interessa sia il profilo tecnico sia quello umano dei giocatori e quando abbiamo parlato con lui apprendendo la notizia si è capito che è stata una brutta botta. Ha lavorato duramente per tornare in campo dal precedente infortunio e ora si deve fermare nuovamente per un lungo periodo di tempo, ma questo purtroppo è il rugby e la vita. Tornerà più forte di prima, non vediamo l’ora di riaverlo fra noi e sul campo”.
Quanto dovrà stare fermo Carbery?
Per risolvere il problema al polso, appunto, sarà necessario un intervento chirurgico e quindi i tempi di recupero saranno forzatamente più lungi: qualcuno sull’Isola di Smeraldo ipotizza un periodo che va dai tre ai quattro mesi.
Irlanda: allarme aperture
Con Carbery out e Sexton attualmente a mezzo servizio e in recupero dopo la Rugby World Cup e gli acciacchi con cui deve abitualmente convivere, le opzioni da numero 10 portano a pensare che l’Irlanda debba fare affidamento su Ross Byrne, backup di Sexton con Leinster, e Billy Burns dell’Ulster: entrambi in patria godono di ottima considerazione, anche se di contro nessuno sa come potranno rispondere alle sollecitazioni degli standard di gioco delle partite internazionali essendo loro praticamente dei debuttanti a quel livello.
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