l’head coach rodigino ha fotografato il momento dei suoi alla vigilia del match che assegnerà il primo trofeo della stagione
Un finale è sempre una finale. Un derby è sempre un derby, ancor più se ha il sapore della classicissima. Domani infatti, a partire dalle 15 (diretta sulla pagina facebook della FIR e su OnRugby), Rovigo e Petrarca Padova si sfideranno al Battaglini per decidere quale delle due squadre sarà la vincitrice della Coppa Italia 2020. Per entrare nel clima e nelle pieghe tattiche di questo match, abbiamo intervistato Umberto Casellato, capo allenatore dei Bersaglieri.
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Casellato, che valore ha questa finale?
“E’ una partita che ha sempre il suo fascino, anche se passano gli anni e i giocatori sono sicuramente meno ‘attaccati al territorio’ rispetto a qualche anno fa. In città, tuttavia, almeno a, Rovigo, l’atmosfera della sfida si percepisce, sia nelle piazze che nei bar. La cosa importante per noi sarà quella di rimanere sereni e concentrati. In questo momento la stagione sta andando bene e i tifosi ci stanno particolarmente vicini: dobbiamo continuare così cercando di non ‘far raffreddare le cose’. La passione infatti è altalenante, anche in base al periodo più o meno positivo. Il Rovigo Rugby lo paragonerei al Napoli Calcio, per l’amore dei suoi sostenitori”.
Che partita si aspetta?
“Abbiamo avuto la possibilità di preparare la gara nel dettaglio, viste anche le due settimane di pausa che il calendario ci ha offerto. Carichi di lavoro e periodi di scarico sono stati programmati al meglio, speriamo di vedere una bella partita giocata a viso aperto da tutte e due le squadre. La Coppa Italia è un nostro obiettivo anche se il traguardo più grande riguarda il Campionato, ma quello va vissuto partita dopo partita passando anche da queste prove che ci aiutano a mettere tasselli importanti su un lungo percorso.
Se penso agli ottanta minuti che ci attendono sicuramente l’aspetto determinante, a mio avviso, sarà quello relativo alla fase di conquista e all’occupazione del territorio, anche perché la partita potrebbe essere condizionata dalla pioggia. Rispetto all’anno scorso, inoltre, qualcuno diceva che ci eravamo indeboliti in mischia ma non è così: abbiamo dimostrato di tenere un livello molto alto, come testimoniano le statistiche che ci vedono conquistare mediamente 5-6 punizioni a favore in ogni partita. Un altro aspetto dove stiamo lavorando, poi, è quello delle touche che grazie al lavoro svolto dallo specialista Niccolò Badocchi sono nettamente migliorate; questo ci ha dato ulteriore fiducia, risultati e serenità”.
Come sta la sua rosa?
“Sono contento del gruppo di giocatori a mia disposizione. Abbiamo 37 elementi che formano una rosa competitiva e lo abbiamo dimostrato in Top12. Devo ringraziare la società, con un presidente che sta ponendo la squadra in una condizione di tranquillità sotto tutti i punti di vista, e questo non è una cosa da tutti i giorni”.
Cosa toglierebbe al Petrarca?
“L’anno scorso vi avrei detto la loro capacità di difendere, ma quest’anno abbiamo subito praticamente gli stessi punti (105 Rovigo, 106 Padova, ndr) ed è anche per questo che, come ho detto in precedenza, sono contento”.
Michele Cassano
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