Non c’è squadra che non si sia rinnovata, in qualcuno dei suoi ambiti, dopo la Rugby World Cup
Il primo Sei Nazioni dopo una World Cup porta sempre con sé una gran quantità di novità. L’edizione 2020 non sarà da meno: le rose sono svecchiate o addirittura rivoluzionate in alcuni casi (stiamo parlando di te, Francia!), cambiano i volti dei capitani e vengono modificati gli staff tecnici.
Nessuna delle nazionali partecipanti al Torneo, infatti, si presenta ai nastri di partenza della competizione con lo stesso staff di qualche mese fa. Al di là dei cambiamenti degli head coaches, che pure sono stati numerosi, il territorio spesso inesplorato degli assistenti è determinante per gli aspetti più strettamente legati alle performance delle squadre sul campo. Si tratta di un vero e proprio mercato per assicurarsi i talenti migliori, che ha coinvolto sia le squadre europee che quelle dell’emisfero sud.
Il 2020 è un vero e proprio nuovo inizio per tutte le squadre di Ovalia, e il Sei Nazioni il primo grande banco di prova per i nuovi staff delle migliori squadre europee.
Prima di analizzare nel dettaglio gli staff di ogni squadra, un paio di precisazioni: ogni federazione (e ogni head coach) organizza il proprio gruppo tecnico come preferisce, e anche se quasi tutte le figure sono oramai le stesse in qualsiasi ambiente, non necessariamente hanno gli stessi compiti; per ogni nazionale abbiamo riportato le principali figure tecniche, ma il numero di persone che lavorano a contatto con gli atleti e che influiscono sui risultati delle squadre sono in realtà molti di più. Per fare un esempio casuale, l’intero staff della nazionale gallese conta 26 membri fra analisti, fisioterapisti, staff medico, logisti e tecnici.
Gli staff tecnici del Sei Nazioni 2020
* denota la permanenza rispetto alla Rugby World Cup 2019
Francia
Fabien Galthié – Head coach
Shaun Edwards – Difesa
Laurent Labit – Attacco
William Servat – Avanti
Karim Ghezzal – Rimessa laterale
Thibault Giroud – Preparatore atletico
L’arrivo di Fabien Galthié sulla panchina della nazionale francese è stato annunciato già prima del mondiale giapponese, al quale peraltro l’ex tecnico del Tolone ha preso parte in qualità di consulente (e, secondo le voci, come tecnico ombra) di Jacques Brunel. Nel frattempo lo staff tecnico ha preso forma, con l’altisonante arrivo di Shaun Edwards, che ha fatto le fortuna della difesa del Galles, e una composizione di altissimo livello. Laurent Labit è stato l’allenatore dell’attacco del Racing 92 degli ultimi anni, mentre l’ex tallonatore dei Bleus William Servat ha allenato gli avanti del Tolosa, sua ex squadra, dal suo ritiro nel 2012 fino alla fine della scorsa stagione, coronata con il titolo di campioni di Francia. Le prime convocazioni di Galthié e compagnia hanno fatto rumore: una vera e propria rivoluzione, con tanti giovani ed esordienti, che punta senza mezzi termini già verso il mondiale casalingo del 2023.
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Galles
Wayne Pivac – Head coach
Stephen Jones – Attacco
Byron Hayward – Difesa
Jonathan Humphreys – Avanti
Neil Jenkins – Skills coach*
Paul Stridgeon – Preparatore atletico*
Sam Warburton – Consulente difesa e breakdown
La nuova squadra tecnica a capo dei Dragoni ha un timbro chiaro: quello degli Scarlets. Wayne Pivac ha infatti guidato la franchigia di base a Llanelli dal 2014 al 2019, dove ha lavorato insieme alla leggendaria apertura del Galles e dei Lions Stephen Jones e a Byron Hayward, che prima di allenare la difesa degli Scarlets aveva già guidato il Galles under 20. Al trio si aggiunge Jonathan Humphreys, proveniente dalle fila dei Glasgow Warriors. Humphreys è stato 19 volte capitano del Galles da giocatore, con la maglia numero 2. Un altro capitano dei Dragoni che si aggiunge allo staff è Sam Warburton: ritiratosi nel 2017, il fortissimo terza linea si è dato al ruolo di commentatore televisivo, prima di essere nominato a novembre come consulente per la difesa e il punto d’incontro della nazionale.
Inghilterra
Eddie Jones – Head Coach*
John Mitchell – Difesa*
Simon Amor – Attacco
Matt Proudfoot – Avanti
Steve Borthwick – Skills coach
Neil Craig – Preparatore atletico*
Eddie Jones è stato confermato dopo il mondiale giapponese, dove ha portato l’Inghilterra a disputare la finale. A dirla tutta, il suo contratto già in precedenza prevedeva la scadenza al 2021, con l’idea che nel biennio dopo il mondiale l’australiano potesse essere affiancato da un tecnico che ne raccogliesse poi il lascito, continuando il lavoro intrapreso in questi anni. Potrebbe essere questo tecnico John Mitchell? L’assistente principale di Jones per la difesa è già stato allenatore capo degli All Blacks, ma anche lui ha un contratto che finirà nel 2021. Sicuramente a raccogliere la torcia da Jones non sarà Steve Borthwick: l’ex tecnico degli avanti, passato al ruolo di skills coach, darà il suo apporto per il Torneo prima di lasciare la nazionale per allenare i Leicester Tigers. Il principale nuovo acquisto dello staff, intanto, è l’allenatore degli avanti Matt Proudfoot, già tecnico della mischia degli Springboks campioni del mondo appena qualche mese fa. Si troverà a lavorare proprio con i giocatori che ha lavorato per distruggere, con profitto, nella finalissima. Scott Wisemantel, che ha fatto un grande lavoro nell’ultimo anno per l’attacco dell’Inghilterra, ha scelto di tornare in Australia, dove lavorerà con i Wallabies: al suo posto ecco Simon Amor, già head coach della nazionale britannica di Sevens alle Olimpiadi di Rio, dove raccolse un preziosissimo argento, andando al di sopra delle aspettative.
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Irlanda
Andy Farrell – Head coach
Simon Easterby – Avanti*
Mike Catt – Attacco
John Fogarty – Mischia chiusa
Jason Cowman – Preparatore atletico*
Andy Farrell assurge al ruolo di head coach per dare un rinnovamento nella continuità all’Irlanda, e questo sembra essere un po’ il leit-motiv di tutta la sua azione fino ad adesso, comprese le convocazioni. La nazionale in verde non ha un allenatore della difesa: presumibilmente Farrell ha voluto mantenere su di sé i compiti che già ricopriva durante l’era di Joe Schmidt. Con Simon Easterby confermato come coach degli avanti, ci sono due aggiunte significative: la prima è quella dell’ex tecnico dell’attacco della nazionale italiana Mike Catt, un altro grande trequarti inglese che si unisce all’head coach alla guida dell’Irlanda. John Fogarty, ex pilone di Munster, Leinster e Connacht, si occuperà invece nello specifico della mischia chiusa. Dovrà rimpiazzare un peso massimo, quel Greg Feek che ha trasformato la fase ordinata degli irlandesi e che adesso allenerà gli All Blacks.
Italia
Franco Smith – Head coach
Giampiero de Carli – Avanti*
Marius Goosen – Difesa*
Albert Keuris – Skills coach
Pete Atkinson – Preparatore atletico*
La nazionale azzurra è una di quelle che ha cambiato meno dal punto di vista dello staff, anche se si è trovata in una situazione piuttosto scomoda. Dopo l’addio di Conor O’Shea, infatti, la federazione italiana aveva deciso di puntare su Rob Howley per il ruolo di head coach. L’accordo con il gallese, però, è saltato a causa del caso di scommesse nel quale è rimasto coinvolto proprio durante il mondiale in Giappone. Ecco allora l’Italia fare di necessità virtù: Franco Smith, in arrivo per ricoprire il ruolo di tecnico dell’attacco, è stato promosso a capo allenatore. Tutti i segnali sembrano andare verso una sua conferma all’inizio dell’estate, forse con l’aggiunta di qualche altro membro allo staff, che per il momento ha fatto segnalare l’arrivo dello skills coach Albert Keuris dai Cheetahs.
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Scozia
Gregor Townsend – Head coach*
Steve Tandy – Difesa
Danny Wilson – Avanti*
Mike Blair – Skills coach*
Pieter de Villiers – Mischia chiusa
Sono due le addizioni di spessore ad un gruppo tecnico che rimane fondamentalmente immutato rispetto ad una Rugby World Cup assai deludente: il gallese Steve Tandy prende in carico il ruolo di tecnico della difesa lasciato vacante da Matt Taylor, mentre l’ex pilone della Francia Pieter de Villiers si occuperà della mischia chiusa. Tandy è stato head coach degli Ospreys per sei stagioni prima di passare ai Waratahs, dove ha lavorato bene come tecnico della difesa nello scorso Super Rugby. De Villiers, da non confondere con il quasi omonimo Peter ex head coach degli Springboks, vanta 69 caps con la Francia e una carriera da giocatore lunga 14 anni allo Stade Français, di cui poi è divenuto tecnico della mischia. Confermati invece Danny Wilson e Mike Blair, mentre Gregor Townsend si dovrebbe occupare primariamente dell’attacco degli Scozzesi.
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Lorenzo Calamai
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