Lo scorso fine settimana, la vittoria scozzese in Spagna ha rivoluzionato il panorama per quanto concerne il torneo di qualificazione mondiale
Il nuovo anno ovale, almeno per quanto concerne il rugby femminile di livello internazionale, è iniziato con il botto. Nel primo incontro ufficiale del 2020 tra formazioni di alto profilo, andato in scena lo scorso weekend ad Almeria, infatti, la Scozia (undicesima forza al Mondo, reduce da un novembre complesso, caratterizzato dalle sconfitte con Galles e Giappone) ha vinto clamorosamente in Spagna, espugnando il campo andaluso con un netto 36-12.
Gli highlights di Spagna v Scozia 12-36
Un successo pesante, che, pur non avendo modificato, almeno in termini di posizioni, il World Rugby Ranking femminile, ha sconvolto il panorama in vista del prossimo torneo di qualificazione mondiale settembrino – a cui prenderanno parte Italia, verosimilmente Spagna, Irlanda e Scozia in rigoroso ordine di ranking – rimescolando le carte nella corsa alle teste di serie migliori (qui i dettagli sul format della competizione e sull’importanza della classifica mondiale in tal senso. In breve: la migliore tra le quattro, nell’aggiornamento di luglio, giocherebbe la semifinale contro la peggiore, e l’eventuale finale secca in casa).
Il sorprendente trionfo – almeno nelle proporzioni – di Konkel e compagne (undicesime al Mondo, con 70.27 punti) ha permesso alle scozzesi di guadagnare tre punti nel WRR in un colpo solo, avvicinandosi all’Irlanda (decima, a 71.30), distante poco più di un punto, ed alla Spagna (che quegli stessi tre punti, invece, li ha persi, ed è nona, a quota 72.50). Una situazione decisamente fluida, con le teste di serie del torneo di settembre, dunque, ancora ben lontane dall’essere definite.
Se l’Italia (attualmente settima assoluta, con 78.17 punti), infatti, osservando da ferma, ha fatto un passo in avanti notevole rispetto alla prime delle inseguitrici “mondiali”, con le iberiche lontane ora 5.65 punti, non è affatto semplice pronosticare qual è la compagine avvantaggiata per chiudere al secondo posto questa corsa in ottica iridata.
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Il World Rugby Ranking femminile alla vigilia del Sei Nazioni:
- Nuova Zelanda 93.88
- Inghilterra 93
- Canada 87.49
- Francia 86.47
- Australia 78.68
- USA 78.19
- Italia 78.17
- Galles 75.99
- Spagna 72.54
- Irlanda 71.30
- Scozia 70.27
- Giappone 65.80
Cosa può succedere in classifica dopo la prima giornata del Sei Nazioni 2020?
Inghilterra sul trono Mondiale?
Se l’Inghilterra, al debutto nel torneo, dovesse vincere a Pau contro la Francia con 16 o più punti di vantaggio, salirebbe al primo posto del World Rugby Ranking (per la seconda volta, era già successo nel corso dell’estate 2017), scavalcando la Nuova Zelanda. In caso contrario, se la Francia archiviasse una vittoria interna, con qualsiasi tipo di punteggio finale, le transalpine tornerebbero sul terzo gradino del podio sopravanzando il Canada.
Italia al quinto posto?
In caso di trionfo all’Arms Park di Cardiff, le azzurre si isserebbero al quinto posto della classifica Mondiale (scavalcando in un sol colpo USA ed Australia), per la prima volta nella loro storia. In caso contrario, se le ragazze di Di Giandomenico dovessero andare incontro ad una sconfitta con un margine di 16 o più punti di svantaggio, l’Italia scenderebbe in ottava posizione, superata proprio dal Galles.
Scozia al meglio di sempre?
Una vittoria – seppur difficile da pronosticare -, a Dublino, proietterebbe le scozzesi, reduci tuttavia dal brillante successo in terra di Spagna, in decima posizione, sorpassando proprio le irlandesi. Sarebbe un risultato storico, il migliore per la selezione del Cardo da quando il ranking è stato reso ufficiale, nel 2016.
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