Ci sarebbe un abuso di alcool e il rifiuto di presentarsi alla sessione di allenamento di lunedì alla base del ritorno a Parigi del mediano di apertura
Dopo la notizia giunta nel pomeriggio di giovedì dell’allontanamento di Finn Russell dal ritiro della nazionale scozzese, voci e speculazioni sulle ragioni del provvedimento disciplinare si sono susseguite e rincorse nelle ore seguenti.
In serata, l’agenzia di stampa britannica PA Media ha diffuso un’agenzia che ricostruiva l’andamento degli eventi dall’inizio della vicenda, riconducibile a domenica scorsa.
Finn Russell avrebbe raggiunto Edimburgo proprio nella giornata di domenica, dopo l’impegno di Champions Cup sostenuto dal suo Racing 92 contro i Saracens, a Londra. Qui, nella notte di domenica, sarebbe stato invitato da compagni di squadra e membri dello staff tecnico a smettere di bere. Richieste ignorate dal numero 10, che non sarebbe rimasto poi in albergo durante la notte, ma sarebbe tornato a casa dei suoi genitori a Stirling.
L’indomani, Russell non si sarebbe quindi presentato alla sessione di allenamento prevista, raggiungendo il ritiro della nazionale scozzese solamente lunedì sera. Qui sarebbe stato informato che non avrebbe preso parte alla gara contro l’Irlanda, prima partita del Sei Nazioni 2020 per la nazionale del Cardo.
Gregor Townsend lo avrebbe quindi ricontattato giovedì, dopo il giorno di riposo previsto per mercoledì, chiedendogli di scegliere se rimanere in gruppo per aiutare i compagni a preparare la partita contro l’Irlanda, o tornare a Parigi per raggiungere il proprio club. Russell avrebbe quindi scelto la seconda opzione.
Si tratta comunque di qualcosa di piuttosto diverso rispetto al comunicato della federazione scozzese, che parlava di un “allontanamento per aver infranto il protocollo disciplinare della squadra”. Anche glissando sul fatto che non esista un vero e proprio protocollo atto a disciplinare i comportamenti inadeguati all’interno della nazionale scozzese, Russell non è stato sottoposto a nessun processo disciplinare e non è stato, di fatto, allontanato dal ritiro.
In ogni caso,Russell sarà sicuramente fuori dal primo turno del Sei Nazioni, ma ci sono forti dubbi sul suo impiego nel proseguimento del Torneo. Il comportamento tenuto dal numero 10, se definitivamente confermato, è infatti largamente inaccettabile per lo staff della nazionale scozzese.
Tuttavia si tratta anche di una serie di atteggiamenti in tale evidente contraddizione con la minima attitudine professionale richiesta ad un giocatore da far sorgere una serie di domande sulle motivazioni che hanno spinto l’apertura del Racing a comportarsi così.
Il battibecco avvenuto negli spogliatoi di Twickenham fra Russell e Townsend durante il Sei Nazioni dello scorso anno nell’intervallo del match per la Calcutta Cup fra Inghilterra e Scozia, prima della grande rimonta degli ospiti nel secondo tempo, sarebbe indicativo dei rapporti tesi tra giocatore e tecnico, che potrebbero aver appena subito una ulteriore escalation.
La Scozia non ha per il momento chiamato nessun giocatore nel proprio ritiro per rimpiazzare Russell. Il principale indiziato per vestire la maglia numero 10 è Adam Hastings, mentre uno fra Pete Horne e Duncan Weir potrebbe essere richiamato a vestire il blu della nazionale.
Il Sei Nazioni non è ancora iniziato, ma le pressioni sulle spalle di Gregor Townsend, già nell’occhio del ciclone dopo il fallimento mondiale, si fanno sempre più pesanti.
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