L’attuale presidente della federazione internazionale si propone per un secondo mandato, con l’ex allenatore della nazionale francese come vicario
Bill Beaumont, attuale presidente di World Rugby, la federazione internazionale che governa il gioco, ha ufficializzato nel primo pomeriggio di venerdì 24 gennaio la propria candidatura per il secondo mandato, tramite un comunicato diramato attraverso il sito ufficiale dell’organizzazione.
Beaumont ha annunciato che, se rieletto, sarà affiancato da Bernard Laporte come vicepresidente. Laporte, attuale presidente della federazione francese ed ex allenatore della nazionale transalpina, prenderebbe così il posto attualmente occupato dall’argentino Agustin Pichot.
“Bernard è un gran servitore del gioco e condivide la mia visione per un gioco forte, sostenibile ed inclusivo che abbia ancor più opportunità di espandersi e crescere” ha scritto Beaumont nel comunicato.
“Ho trovato davvero piacevole questo mandato di quattro anni e ho sempre cercato di guidare il gioco a livello globale, entrando in contatto con tutti i livelli del nostro sport per capire quello che davvero importa alle nostre federazioni, ai giocatori, ai tifosi, alle emittenti televisive e ai partner commerciali.”
La nota prosegue delineando i propositi della coppia Beaumont-Laporte per i prossimi quattro anni: una riforma delle strutture di World Rugby, il rafforzamento delle competizioni internazionale per le squadre fuori dal Sei Nazioni e dal Rugby Championship, una forte attenzione alla sostenibilità finanziaria del gioco e all’ulteriore sviluppo del rugby femminile, incremento del dialogo con i giocatori sul tema del player welfare.
Questi cinque punti, promette Beaumont, verranno ulteriormente sviluppati con la pubblicazione di un programma nei mesi a venire.
La scelta di Laporte come vice in luogo di Pichot è una mossa simbolicamente significativa: l’elezione del ticket Beaumont-Pichot quattro anni fa era stata accolta come un passo decisivo verso un gioco sempre più globale, che avesse fra le priorità lo sviluppo del gioco anche fra le squadre minori, cosiddette tier 2, soprattutto grazie all’attività in tal senso dell’ex mediano di mischia argentino; Laporte è invece chiaramente un uomo dello status quo, legato soprattutto alle federazioni più forti del rugby europeo.
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Le elezioni per la presidenza di World Rugby si terranno il prossimo maggio. Il presidente e il vicepresidente sono eletti a maggioranza dai membri del Consiglio, dove hanno diritto di voto le federazioni del Rugby Championship e del Sei Nazioni, i rappresentanti delle federazioni continentali (Asia Rugby, Rugby Africa, Rugby Europe, Oceania Rugby, Sudamericana Rugby e Rugby Americas North) e il presidente uscente.
Lorenzo Calamai
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