Inizia la nuova era di Andy Farrell
DUBLINO – Un nuovo allenatore e alcuni ritiri importanti (Best e Rob Kearney) chiederebbero prudenza, ma l’ambiente chiede risultati velocemente, anche perché a livello di club l’Irlanda è ancora uno dei vertici europei, se non il vertice. L’ isola di smeraldo si avvicina al primo 6 Nazioni dell’era Farrell stretta fra queste due necessità: quella non pretendere troppo e quella di non poter fare troppo poco.
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Come esce dal mondiale
Malissimo, come noto. Non è un dramma perdere contro gli All Blacks ai quarti, ma da Giappone nel girone sì. Il punto è che i verdi hanno giocato male. Nelle settimane successive alla fine dell’avventura iridata è emerso che parte dello spogliatoio non credeva più ciecamente nel gioco voluto dal tecnico. Fra i compiti di Farrell dunque c’è stato anche quello di ricostruire la compattezza dello spogliatoio. Scegliendo come capitano Sexton (che sta recuperando e dovrebbe essere a disposizione già per la prima) Farrell ha dato un chiaro segnale di fiducia nei senatori dello spogliatoio (l’alternativa più probabile era James Ryan), oltreché premiare quello che rimane l’uomo di maggior talento.
Giocatori in forma
Tutto il gruppo di Leinster (16 giocatori, più tre fra quelli di sviluppo) arriva col morale alle stelle e una condizione psicofisica invidiabile. Il 100% di vittorie in stagione (16/16, con doppi netti successi contro le capolista di Top 14 e Premiership) fa sì che Farrell abbia ricevuto una spina dorsale in gran forma. Se si deve fare un nome, può essere quello di Luke McGrath, finora costante a livelli altissimi. Fra i nomi nuovi, occhio a Ronan Kelleher.
Potenziale stella
Jordan Larmour ha mostrato fin dai primi caps di avere un talento raro. In questa stagione è anche molto migliorato in difesa ed ha acquisito l’esperienza che lo mette in rampa di lancio. Infine ha lasciato la nazionale Rob Kearney, quindi la maglia numero 15 dovrebbe essere sua. Se l’Irlanda farà un 6 Nazioni memorabile, lo sarà anche il suo.
Pronostico
Considerati il momento, incerto, il potenziale, enorme, ma anche le incognite, pesanti, prevedere il cammino dei verdi è quasi impossibile. Se batterà facilmente la Scozia alla prima, allora inizierà a costruire quella fiducia che potrebbe portarla ad alzare il trofeo a Parigi alla quinta, ma se gli automatismi del gioco di Farrell si mostreranno ancora imperfetti e il match con gli highlanders si mette male, finendo con una sconfitta, allora trovare certezze, fiducia e una qualsiasi vittoria sarebbe difficilissimo. Può vincere il torneo o rischiare di perderle tutte.
CALENDARIO
Sabato 1 febbraio 2020
Irlanda v Scozia, ore 17.15 – Aviva Stadium (Dublino)
Sabato 8 febbraio 2020
Irlanda v Galles, ore 15.15 – Aviva Stadium (Dublino)
Domenica 23 febbraio 2020
Inghilterra v Irlanda, ore 16 – Twickenham Stadium (Londra)
Sabato 7 marzo 2020
Irlanda v Italia, ore 15.15 – Aviva Stadium (Dublino)
Sabato 14 marzo
Francia Irlanda, ore 21 – Stade de France (Parigi)
Damiano Vezzosi
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