Sei Nazioni 2020: Inghilterra, la vittoria è un must

La squadra allenata da Eddie Jones ricopre il ruolo di favorita del torneo

Ph. Sebastiano Pessina

La RFU e Eddie Jones hanno un solo obiettivo per il Sei Nazioni 2020: vincere facendo il Grande Slam. L’esordio nel torneo è sempre più vicino per un Inghilterra vicecampione del mondo che, al netto di alcune situazioni da chiarire, è sicuramente la squadra favorita per questa edizione. Il caso Saracens minerà le certezze costruite dai britannici negli ultimi mesi? Difficile da pensare, anzi; questa potrebbe essere un’ulteriore occasione per avere un gruppo compatto contro tutti e tutto, cosa che al ct degli inglesi non dispiace affatto.

Come esce dal mondiale

La sconfitta netta nella finalissima contro il Sudafrica ha ovviamente lasciato degli strascichi in una squadra arrivata vicinissima al colpaccio iridato, ma di contro ha portato una consapevolezza nella propria forza che nelle altre cinque squadre non sarà riscontrabile, anche perchè tutte – ad eccezione di una Scozia comunque in ricostruzione – ripartiranno da una nuova base tecnica. L’aver battuto poi gli All Blacks, nelle semifinali della Rugby World Cup 2019, in una maniera astuta, precisa e feroce ha fatto vedere che l’Inghilterra ha, ora più che mai, le basi per pensare al prossimo quadriennio in maniera totale.

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Giocatore in forma

E’ sicuramente Tom Curry in questo momento il giocatore più in vista e in forma dell’Inghilterra, simbolo di una terza linea che -nonostante l’assenza di Billy Vunipola – sarà pronta a prendersi a suon di cariche, lotta sui punti d’incontro e grillotalpa la scena. Il numero 6, insieme al compagno di reparto Underhill (altro “mastino” straordinario), ha disputato un Mondiale sopra ogni aspettativa e al netto dei soli 19 caps sin qui messi insieme (classe 1998, va ricordato) sembra già essere pronto per vestire i panni di uno dei leader tecnici della squadra.

Potenziale stella

Fra gli otto uncapped convocati e i due “giocatori di sviluppo”, il nome che desta più interesse è sicuramente quello Jacob Umaga, apertura e non solo dei Wasps nonché nipote del leggendario Tana Umaga. La sua versatilità nella copertura dei ruoli relativi al reparto arretrato potrebbe aiutarlo a trovare più facilmente un posto nello scacchiere tattico di Eddie Jones, che ha dimostrato di gradire i giocatori universali. Su di lui – visto il cognome che porta – c’è grande pressione, questo è inutile nasconderlo, ma il ragazzo nato ad Halifax nel ’98 ha dimostrato di avere la personalità per saperla reggere. Sarà quindi “gettato nella mischia” in qualche gara del torneo 2020?

Pronostico

Per l’Inghilterra non esiste pronostico diverso dalla vittoria finale, si guarda solo a una cosa: il 5 su 5. Certo, iniziare con due trasferte non è proprio una condizione da “comfort zone”, anche se Francia e Scozia appaiono indietro rispetto all’armata della Nazionale della Rosa. Il bello (e difficile) verrà allora quando Owen Farrell e soci dovranno ricevere nel fortino di Twickenham prima l’Irlanda e poi il Galles per due sfide che, a distanza di due settimane, ci diranno molto sia sugli inglesi sia sulle sorti in generale del torneo. Riusciranno quindi i vicecampioni mondiali a sollevare il trofeo nei cieli di Roma tornando a compiere il Grande Slam?

CALENDARIO

Domenica 2 febbraio 2020
Francia v Inghilterra, ore 16.00 – Stade de France (Parigi)

Sabato 8 febbraio 2020
Scozia v Inghilterra, ore 17.45 – Murrayfield (Edimburgo)

Domenica 23 febbraio 2020
Inghilterra v Irlanda, ore 16.00 – Twickenham Stadium (Londra)

Sabato 7 marzo 2020
Inghilterra v Galles, ore 17.45 – Twickenham Stadium (Londra)

Sabato 14 marzo
Italia v Inghilterra, ore 17.45 – Stadio Olimpico (Roma)

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