Super Rugby 2020: la conference australiana

Una infornata di giovani si prepara ad inondare i campi delle squadre australiane, mentre i Sunwolves navigano a vista verso l’oblio

Super Rugby 2020

Vedrà il calcio d’inizio venerdì 31 gennaio la 25° edizione del Super Rugby, il campionato internazionale che ospita franchigie neozelandesi, australiane, sudafricane, giapponesi e argentine.

In Australia, uno dei paesi presenti fin dalla fondazione del campionato, l’imminente anniversario è stato celebrato lanciando il torneo da tre diverse location in tutto il paese.

“I tifosi hanno molto di cui aspettarsi da questa stagione di Super Rugby – ha annunciato la CEO di Rugby Australia Raelene Castle – Insieme ai nostri partner televisivi abbiamo scelto di incoraggiare i tifosi ad andare allo stadio fissando orari adatti alle famiglie per le nostre partite del venerdì e del sabato sera, alle 19:15.”

“I fan australiani conosceranno un nuova, entusiasmante classe di giocatori in questa stagione. E’ arrivato il momento per la prossima generazione di Wallabies di alzarsi in piedi nel momento in cui iniziamo il viaggio verso la Rugby World Cup 2023.”

“Questo significa che la competizione per un posto da titolare sarà ancora più calda che mai nelle quattro squadre australiane e che la corsa alla testa della conference australiana sarà più tirata che mai.”

Una corsa, quella per il girone australiano del Super Rugby, a cui partecipano anche i Sunwolves, la franchigia giapponese che dovrebbe essere all’ultimo anno della sua breve esistenza.

Le quattro squadre australiane non hanno avuto ottimi trascorsi nelle ultime stagioni, ma come sottolineato nel suo discorso da Castle, c’è un’intera generazione di giovani di talento e prospettiva che stanno crescendo e che sono pronti a fare la loro parte per far crescere franchigie e nazionale.

Leggi anche: Super Rugby 2020: guida alla conference neozelandese

Brumbies

I Brumbies vengono da una stagione tutto sommato positiva. Nel 2019 hanno dominato la conference australiana con dieci vittorie in sedici partite, hanno superato gli Sharks nel quarto di finale giocato in casa, e si sono arresi alla forma straripante dei Jaguares e alla dura trasferta in terra argentina.

Il mercato si è però portato via giocatori importanti: David Pocock e Christian Lealiifano sono in Giappone, Henry Speight è passato ai Reds, la coppia di seconde linee Rory Arnold e Sam Carter se n’è andata in Europa.

La squadra conterà sui cinque Wallabies che hanno partecipato all’ultima Rugby World Cup: Tevita Kuridrani, Scott Sio, James Slipper, Folau Fainga’a e Allan Alaalatoa (sì, quattro su cinque sono prime linee). Attenzione però all’infornata di giovani promesse, Lachlan Lonergan e Noah Lolesio su tutti.

Stella: Tevita Kuridrani è il giocatore di maggior talento della squadra. Ha attraversato un 2019 difficile, perdendo il posto in nazionale proprio nell’anno della World Cup e non è mai stato brillante e dirompente dal punto di vista fisico come lo era stato in passato. Da senatore di una linea di trequarti giovane e ambiziosa, Kuridrani ha il riscatto apparecchiato.

Giocatore da osservare: Noah Lolesio è l’erede designato di Christian Lealiifano. Playmaker che può giocare sia con la maglia numero 10 che con la 12, è stato selezionato all’apertura per il primo match di campionato contro i Reds, appena un mese dopo aver compiuto 20 anni. Fa parte della golden generation australiana che tutti aspettano: era in campo nella finale del mondiale under 20 persa di un punto dai Junior Wallabies la scorsa estate.

Roster – Trequarti
Tom Banks, Issak Fines, Mack Hansen, Len Ikitau, Solomone Kata, Bayley Kuenzle, Tevita Kuridrani, Noah Lolesio, Ryan Lonergan, Andy Muirhead, Reesjan Pasitoa, Guy Porter, Joe Powell, Toni Pulu, Irae Simone, Tom Wright

Roster – Avanti
Allan Alaalatoa, Jahrome Brown, Tom Cusack, Murray Douglas, Blake Enever, Folau Fainga’a, Nick Frost, Leslie Leulua’iali’i-Makin, Harrison Lloyd, Lachlan Lonergan, Lachlan McCaffrey, Connal McInerney, Will Miller, Cadeyrn Neville, Tom Ross, Pete Samu, Scott Sio, James Slipper, Darcy Swain, Rob Valetini, Shambeckler Vui

Rebels

La squadra di Melbourne ha divertito per gran parte dello scorso anno. E’ partita forte, ma si è poi spenta con l’andare avanti dei turni, finendo sotto il 50% di vittorie. Per i Rebels questo dev’essere l’anno della svolta: hanno trattenuto tutti i migliori giocatori dopo la World Cup e hanno l’esperienza e la forza per arrivare finalmente a disputare la fase ad eliminazione diretta.

Stella: Dopo una Rugby World Cup da protagonista, Marika Koroibete non si è mosso da Melbourne. I Rebels l’hanno sventolata come una grande vittoria, ed in effetti l’ala nativa delle Fiji è un’arma letale che poche altre squadre possono permettersi di vantare.

Giocatore da osservare: Frank Lomani è il mediano di mischia della nazionale figiana. Arriva in Australia con l’ostico compito di rimpiazzare Will Genia e di dimostrarsi all’altezza del Super Rugby, lui che fino ad adesso ha masticato solo il rugby provinciale australiano con i Fijian Drua. Il talento c’è, quel pizzico di genio isolano pure.

Roster – Trequarti
Andrew Deegan, Tom English, Dane Haylett-Petty, Reece Hodge, Andrew Kellaway, Marika Koroibete, Frank Lomani, Ryan Louwrens, Campbell Magnay, Bill Meakes, Harry Potter, Matt Toomua, Semisi Tupou, James Tuttle

Roster – Avanti
Jermaine Ainsley, Angus Cottrell, Cabous Eloff, Mees Erasmus, Pone Fa’amausili, Matt Gibbon, Esei Ha’angana, Richard Hardwick, Ross Haylett-Petty, Trevor Hosea, Luke Jones, Josh Kemeny, Boyd Killingworth, Gideon Koegelenberg, Rob Leota, Declan Moore, Isi Naisarani, Cameron Orr, Matt Philip, Anaru Rangi, Fereti Sa’aga, Ruan Smith, Jordan Uelese, Michael Wells, Brad Wilkin

Reds 

Prendi i due giovani più talentuosi degli ultimi dieci anni in Australia. Mettigli accanto due nomi del calibro di James O’Connor ed Henry Speight. Consegna lo shaker nelle mani di Brad Thorne e assaggia che ne viene fuori. I Reds continuano la propria ricostruzione mettendo insieme un mix di esperienza (ai già citati Wallabies in arrivo da fuori si aggiungono i nomi di Rodda, Salakaia-Loto, Tupou) a quello di alcuni giovani di assoluto valore (Lucas, Petaia, Stewart) che potrebbe valere non solo il prezzo del biglietto, ma anche un discreto successo.

Stella: James O’Connor ha disputato la Rugby World Cup grazie a questo suo accordo con i Reds per tornare nel Super Rugby. Ora, alla vigilia del suo secondo debutto nella competizione, il trequarti dovrà dimostrare la propria maturazione una volta di più ed essere in grado di rimpiazzare la perdita di Samu Kerevi, senza dimenticare di fare da chioccia ai giovani della franchigia.

Giocatore da osservare: Isaac Lucas, classe 1999, è destinato a fare presto il suo esordio con i Wallabies. Con i Reds l’ha già fatto l’anno scorso, a meno di 20 anni, guadagnandosi 8 presenze in Super Rugby. In nazionale giovanile ha giocato quasi sempre estremo, per sfruttare le sue grandi qualità offensive, ma ha un talento a tutto tondo che gli permette di essere impiegato praticamente in ogni ruolo dal 10 al 15. Intanto venerdì, contro i Brumbies, sarà all’apertura da titolare.

Roster – Trequarti
Jock Campbell, Filipo Daugunu, Chris Feauai-Sautia, Carter Gordon, Jack Hardy, Bryce Hegarty, Isaac Lucas, Scott Malolua, Tate McDermott, James O’Connor, Hunter Paisami, Jordan Petaia, Henry Speight, Moses Sorovi, Hamish Stewart

Roster – Avanti
Angus Blyth, Sean Farrell, David Feao, Feao Fotuaika, Harry Hockings, Harry Hoopert, Tom Kibble, Alex Mafi, Fraser McReight, Josh Nasser, Brandon Paenga-Amosa, Izack Rodda, Lukhan Salakaia-Loto, Angus Scott-Young, JP Smith, Tuaina Taii Tualima, Taniela Tupou, Seru Uru, Harry Wilson, Michael Wood, Liam Wright

Leggi anche: Super Rugby: il calendario e le novità per il 2020

Sunwolves

La rosa dei Sunwolves è completamente rivoluzionata. Tutti i giocatori della scorsa stagione, tranne tre, se ne sono andati. Chi arriva quest’anno arriva a giocare per una squadra che non ha un piano, perché non ha un futuro. Questa è la loro ultima stagione, e anche se probabilmente non riusciranno a raggiungere la fase finale, possono riuscire a mettere i bastoni fra le ruote a qualche avversario. O, più probabilmente, avviarsi verso un tramonto tutt’altro che dignitoso.

Stella: Ben Te’o è arrivato in Giappone con qualche mese di ritardo. Avrebbe dovuto essere nel Sol Levante con la maglia dell’Inghilterra, in settembre, ma è stato escluso da Eddie Jones solo qualche settimana prima della partenza. Con i Sunwolves ha la possibilità di dimostrare di non essere ancora un giocatore da buttare.

Giocatore da osservare: Jordan Jackson-Hope è praticamente l’unico giovane di prospettiva dei tanti giocatori arrivati quest’anno. Ex Brumbies, l’australiano è un centro con un buon talento offensivo, sia mettendo gli altri giocatori nello spazio che attaccando in proprio. La sua carriera nel Super Rugby è stata finora altalenante, ai Sunwolves dovrà dimostrare di poterci rimanere.

Roster – Trequarti
Garth April, James Dargaville, JJ Engelbrecht, Siosaia Fifita, Alex Horan, Burua Inoke, Jordan Jackson-Hope, Takahiro Kimura, Hiroki Kumoyama, Keisuke Moriya, Shogo Nakano, Rudy Paige, Naoto Saito, Tautalatasi Tasi, Ben Te’o

Roster – Avanti
Jarred Adams, Chang Ho Ahn, Leni Apisai, Sione Asi, Jaba Bregvadze, Kaku Bunkei, Justin Downey, Chris Eves, Mamoru Harada, Ryuga Hashimoto, Onehunga Havili, Ben Hyne, Mitch Jacobson, Mateaki Kafatolu, Efi Ma’afu, Shunsuke Nunomaki, Brendon O’Connor, Tom Rowe, Jake Schatz, Michael Stolberg, Corey Thomas, Tevita Tupou, Conraad van Vuuren, Hencus van Wyk, Kotaro Yatabe

Waratahs

Dopo una stagione 2019 largamente deludente contrassegnata più dai guai extra-campo che dalle gesta sul rettangolo di gioco (leggi Israel Folau), i Waratahs si approcciana al 2020 con la voglia di ripartire. Per cominciare, ecco un nuovo head coach: è Rob Penney, ex Munster. Poi, perso qualche Wallaby come Foley, Phipps, Kepu e Tolu Latu, si ricostruisce dai giovani.

Stella: Michael Hooper ha rinunciato alla fascia di capitano dei Waratahs, ma di certo rimarrà un leader attraverso l’esempio in campo, sia con i Wallabies che nella propria franchigia. La stagione 2020 ci dirà quanta benzina è rimasta in un giocatore che a 28 anni ha percorso un ammontare già significativo di chilometri.

Giocatore da osservare: I Waratahs hanno tanti giovani di spessore (Carlo Tizzano, Michael McDonald, Joey Walton e Mark Nawaqanitawase sono tutti stati Junior Wallabies lo scorso anno), ma un giocatore che potrebbe rubare l’occhio è Tepai Moeroa, nativo delle Isole Cook appena arrivato dal rugby league nell’ennesimo cambio di codice che avviene in Australia. Placcatore micidiale, giocatore fisico, grandi linee di corsa: non dite che non vi avevamo avvisato.

Roster – Trequarti
Kurtley Beale, Cam Clark, Ben Donaldson, Lalakai Foketi, Jake Gordon, Will Harrison, Karmichael Hunt, Jack Maddocks, Mack Mason, Michael McDonald, Tepai Moeroa, Mark Nawaqanitawase, Alex Newsome, James Ramm, Triston Reilly, Henry Robertson, Mitch Short, Jack Walsh, Joey Walton

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