Dal 18 settembre al 16 ottobre del prossimo anno si giocherà il Mondiale delle ragazze.Tutto sul cammino delle azzurre che, a settembre, si giocheranno il biglietto iridato
A 18 mesi dal via è stato tolto il velo al prossimo Mondiale femminile, un evento che punta a portare il movimento delle ragazze ad un livello mai visto prima. Sarà la Nuova Zelanda ad ospitare per la nona volta la manifestazione iridata, e lo farà dal 18 settembre al 16 ottobre 2021, data della finalissima. Proprio lo scenario dell’ultimo atto già offre la possibilità di scrivere la storia, visto che si giocherà a Eden Park, uno degli impianti più importanti di ovalia e che non ha certo bisogno di presentazioni. Ad Auckland si disputeranno anche le semifinali, mentre le partite delle pool saranno giocate al Waitakere Stadium e al Whangarei’s Northland Events Centre, stadi di assoluto livello. Oltre alla formula e alle date, è stato presentato anche il logo, sviluppato da World Rugby in collaborazione con New Zealand Rugby. Il simbolo del Mondiale 2021 rappresenta la vitalità delle acque dell’Oceano Pacifico, che circonda la Nuova Zelanda, e ha al suo interno un simbolo che si chiama “Ngaru”, che rappresenta le coste del paese oceanico che le ragazze dovranno percorrere per viaggiare e giocare le partite iridate.
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Andiamo a scoprire allora come si dipanerà il Mondiale 2021 riservato alle ragazze: saranno al via 12 squadre, divise in tre pool da quattro. Le partite dei gironi si disputeranno il 18, 23 e 28 settembre, quindi una volta terminata la prima fase si passerà alla prima grande novità di quest’edizione, cioè i quarti di finale. Domenica 3 ottobre, al Waitakere Stadium e al Whangarei’s Northland Events Centre, si definiranno le quattro semifinaliste che andranno a giocarsi il titolo ad Eden Park. Sabato 9 e sabato 16 si definirà la storia del rugby femminile, con l’assegnazione della nona Coppa del Mondo. Ricordiamo che nelle precedenti 8 edizioni per cinque volte si sono imposte le Black Ferns (1998, 2002, 2006, 2010 e 2017), che da padrone di casa cercheranno più che mai il successo. La prima edizione del 1991 fu vinta dalle statunitensi, mentre nel 1994 e 2014 a vincere furono le Red Roses inglesi. All’evento sono già qualificate 10 squadre sulle 12 in programma, e sono Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Galles, Australia e Nuova Zelanda per via dei risultati dell’ultimo Mondiale irlandese, dove hanno chiuso nei primi 7 posti. A loro si sono aggiunte, attraverso le qualificazioni, Sud Africa e Kenya per l’Africa, e Fiji per l’Oceania.
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E le Azzurre? La quinta potenza del mondo ovale a che punto in ottica partecipazione a Nuova Zelanda 2021? Come abbiamo già spiegato in diverse occasioni, l’Italia si giocherà un biglietto per la “terra della lunga nuvola bianca” in una mini competizione ad eliminazione diretta, in programma a settembre, con tre avversarie di rilievo. Le migliori quattro squadre europee non ancora qualificate si sfideranno, infatti, per staccare il biglietto in palio a settembre. Quella con la classifica mondiale più alta (al primo di luglio) affronterà la più bassa, con le due rimanenti a giocare tra loro, in una semifinale andata e ritorno, quindi la finalista con il ranking più alto ospiterà in gara secca l’ultimo e decisivo atto l’ultimo weekend di settembre.
Ad oggi, le sfide in programma sarebbero tra l’Italia (quinta) e la Scozia (undicesima) e tra la Spagna (nona) e l’Irlanda (decima). Due partite e poi ultimo atto, con in palio la penultima possibilità di andare ai Mondiali. La perdente della finale avrà invece la chance di un ulteriore torneo di ripescaggio.
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Dopo l’eccellente esordio nel 6 Nazioni contro il Galles, l’Italia ha assolutamente bisogno di continuare a macinare successi, per tenere nel ranking e avere la possibilità di giocarsi in casa le sfide decisive. Replicare la vittoria contro l’Irlanda e farlo in casa con la Scozia il 23 febbraio varrebbe l’assoluta certezza di giocare di fronte al pubblico amico le gare più importanti per il sogno Mondiale delle azzurre.
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