Oltremanica non hanno preso bene la sconfitta contro la Francia
Dopo qualche mese di pace e tranquillità, ci risiamo. Eddie Jones è tornato ad essere il bersaglio preferito dell’opinione pubblica ovale l’inglese. La netta sconfitta in Francia all’esordio del Sei Nazioni 2020 e l’imminente Calcutta Cup da giocare a Murrayfield contro una Scozia desiderosa di conservare in casa il trofeo hanno ribaltato uno scenario che dopo la Rugby World Cup, chiusa con una sconfitta in finale ma al termine di un ottimo cammino, aveva fornito al ct molto credito.
Sei Nazioni 2020: Francia superba, Inghilterra k.o. 24-17
La dialettica
Jones è uno di quegli allenatori che della comunicazione e della dialettica in conferenza stampa ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. Certo che però le affermazioni nel pre partita contro la Francia, non lo hanno aiutato. Quel suo: “Schierate i giovani? Sarà una partita brutale”, è un boomerang che ora gli sta tornando indietro al doppio della velocità.
Il piano tattico
Dall’Inghilterra rimbalzano due parole più di tutte: confusione e superficialità. Due i “capi d’imputazione”: l’assoluta mancanza di un gameplan o dell’interpretazione dello stesso, come verificatosi in lungo e in largo nel primo tempo di Parigi, e la sottovalutazione dell’avversario francese, rinnovato in tanti dei suoi uomini e caricato dall’arrivo di Fabien Galthiè.
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All’orizzonte la Calcutta Cup
Subito un “aut aut” si staglia all’orizzonte per Eddie Jones e i suoi: la sfida contro la Scozia a Murrayfield, che vuol dire Calcutta Cup. Nell’ultima gita a Edimburgo, Farrell e soci uscirono sconfitti per 25-13 venendo l’anno dopo clamorosamente rimontati a Twickenham riuscendo alla fine a impattare la gara sul 38-38; in un pareggio che consentì alla Nazionale del Cardo di conservare il trofeo. Sabato quindi non ci sarà alternativa: vincere o vincere, altrimenti sarà crisi. Non proprio il massimo per una squadra che era partita con l’obiettivo di arrivare davanti a tutti e compiere anche il Grande Slam…
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