I Bianchi vincono 17-21. Nella fredda serata del Myreside i Dark Blues devono rimpiangere i troppi errori
EDIMBURGO – Scozia e Inghilterra sono scese in campo al Myreside (casa dei Watsonians) per la seconda giornata del Sei Nazioni under 20, con diverse aspettative.
La Scozia, infatti, sta cercando di costruire un gruppo, sotto la guida di Sean Lineen e Shade Munro, che possa tornare il più in fretta possibile tra le grandi del rugby mondiale (dopo al deludente retrocessione dal World Championship dello scorso anno) mentre l’Inghilterra, dopo aver battuto la Francia campione del mondo a domicilio, aveva tutta l’intenzione di dare continuità.
Il primo tempo è di grande livello, con la mischia scozzese assolutamente dominante e con l’Inghilterra che approfitta, sorniona, delle uniche due vere occasioni create in quaranta minuti di pressione ben controllata dalla difesa di casa. Come accade spesso, ultimamente, a tutte le rappresentative in Dark Blue, la Scozia U20 costruisce tanto, spreca tante energie ma raccoglie poco, mentre all’avversario di turno basta fare bene il “compitino” per andare a riposo avanti nel punteggio (10-14).
La Scozia apre le marcature per prima con un piazzato di Chamberlain (dopo numerose fasi e tanta pressione), l’Inghilterra però trova la prima meta da penal’touche sui 5m nata da un’ingenuità scozzese (ovale perso in-avanti e giocato in fuorigioco). I Dark Blues si riportano avanti con la meta di Ashman, bravo a chiudere la maul, ma sono i Bianchi ad avere l’ultima parola a quattro minuti dal riposo con Steward che chiude in tuffo una bella azione in velocità.
Manu Vunipola trasforma entrambe le mete e le squadre tornano in campo separate da quattro punti ma con ancora tanto da dare.
Nella ripresa la Scozia tiene sempre premuto il piede sull’acceleratore e l’Inghilterra, a fatica, tiene testa ma continua a concedere punizioni finché al 57′ il direttore di gara decide di assegnare una meta tecnica ai padroni di casa (crollo della maul ad un amen dalla linea di meta) spedendo Ben Donnell nel sin-bin (17-14).
L’Inghilterra riesce a passare indenne i dieci minuti in quattordici e resta aggrappata al match, riportandosi avanti con la meta di Doherty (ma l’azione è viziata da un potenziale passaggio in-avanti di Barton su Roebuck che né l’assistente, né il direttore vedono), trasformata da Vunipola (17-21).
La Scozia ci prova ancora ma non c’è più tempo, l’Inghilterra conquista la seconda vittoria consecutiva e continua a sognare il Trofeo, per i Dark Blues arriva solo il secondo, amarissimo, punto di bonus offensivo.
Scozia U20: 15. Ollie Smith 14. Harry Paterson 13. Matthew Currie 12. Robbie McCallum 11. Jacob Henry 10. Nathan Chamberlain 9. Roan Frostwick 1. Thomas Lambert 2. Ewan Ashman 3. Mak Wilson 4. Kieran Watt 5. Cameron Henderson 6. Jack Hill 7. Connor Boyle 8. Rory Darge (C)
Panchina: 16. Rory Jackson 17. George Breese 18. Alex Maxwell 19. Jamie Campbell 20. Gregor Brown 21. Kyle McGhie 22. Cameron Scott 23. Max Preistly
Marcatori Scozia U20
Mete: Ashman (21′), meta tecnica (57′)
Punizioni: Chamberlain (14′)
Trasformazioni: Chamberlain (21′)
Inghilterra U20: 15. Freddie Steward 14. Gabriel Hamer-Webb 13. Connor Doherty 12. Max Ojomoh 11. Tom Roebuck 10. Manu Vunipola 9. Sam Maunder (C) 1. James Whitcombe 2. Theo Dan 3. Harvey Beaton 4. George Hammond 5. Ben Donnell 6. Richard Capstick 7. JJ Tonks 8. Rusi Tuima
Panchina: 16. Ben Atkins 17. Emmanuel Iyogun 18. Luke Green 19. Hugh Tizard 20. Josh Gray 21. Jack Van Poortvliet 22. George Barton 23. Ollie Sleightholme
Marcatori Inghilterra U20
Mete: Dan (17′), Steward (36′), Doherty (72′)
Punizioni:
Trasformazioni: Vunipola (17′, 36′, 72′)
Matteo Mangiarotti
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