Gli iberici sono l’unica squadra che sembra in grado di opporre resistenza ai Lelos, specie dopo i verdetti del primo turno
Il Rugby Europe Championship è alla sua seconda giornata, eppure è come se fossimo già arrivati al gran finale, almeno per quanto riguarda l’assegnazione del trofeo 2020. La Georgia, squadra padrona del torneo e vincitrice di 9 delle ultime 11 edizioni, affronterà domenica la Spagna a Madrid, in quello che sembra essere lo scontro decisivo per quest’anno.
Gli iberici infatti hanno legittimato la loro posizione di sfidante principale ai Lelos battendo l’altra pretendente, la Russia, con un netto 31-12 in trasferta. In settimana i Leones hanno anche avuto l’opportunità di allenarsi una giornata agli ordini di Joe Schmidt, l’ex tecnico dell’Irlanda, per preparare al meglio la partita che andrà di scena a Madrid.
Nel frattempo, la Russia cercherà di rimettere in piedi il proprio torneo a Bruxelles, dove deve battere un Belgio che, dopo aver perso con il Portogallo sabato scorso, deve lottare con le unghie e con i denti per evitare l’ultima posizione.
I lusitani, intanto, forti dell’entusiasmo derivato dalla vittoria di Lisbona, ospitano la Romania.
Tutte le partite del Rugby Europe Championship sono trasmesse in diretta streaming sul sito ufficiale di Rugby Europe.
Belgio v Russia
Bruxelles, ore 15:00: le due sconfitte della prima giornata si trovano di fronte per cambiare la storia del loro torneo. Il Belgio avrà le armi necessarie per fermare una squadra che sulla carta gli è nettamente superiore? La partita potrebbe essere meno scontata del previsto. Contro il Portogallo, i belgi sono apparsi impreparati sulla linea dei trequarti, ma hanno messo sotto gli avversari nelle fasi statiche, specialmente in mischia chiusa. E allora potrebbe essere proprio lì che andranno a dare battaglia i padroni di casa.
Per metterci una pezza, Lyn Jones, head coach degli Orsi, ritrova provvidenzialmente il pilone sinistro Valery Morozov dei Sale Sharks, assente nella scorsa partita. Sette i cambi in formazione, con il capitano Vasily Artemyev che finisce fuori dai 23, lasciando i gradi a Ramil Gaysin, che si sposta da apertura ad estremo. Il numero 10 sarà indossato dall’esperto Iuri Kushnarev.
Sette i cambi anche nel Belgio, con il tecnico Guillaume Ajac che cambia faccia alla sua formazione per provare ad evitare la settima sconfitta consecutiva. Due anni fa il Belgio andò vicino a sfiorare l’impresa, subendo solo allo scadere la meta del sorpasso russo.
Portogallo v Romania
Alle 17:00 italiane si sfideranno a Lisbona Portogallo e Romania. Sfida interessante: il Portogallo è la neopromossa che ha vinto la prima partita del Rugby Europe Championship sconfiggendo quel Belgio che la condannò alla retrocessione nel Trophy ormai tre anni fa, la Romania una squadra che deve ricostruire in un momento di passaggio della sua storia.
I lusitani portano in dote un gioco frizzante e grandi abilità sulla linea arretrata, i rumeni il consueto gioco abrasivo che li ha resi noti in tutto il mondo ovale. Rispetto alla prima giornata il Portogallo ritrova alcuni giocatori importanti: l’esperto pilone sinistro Francisco Fernandez del Beziers, il tallonatore 30enne del Clermont Mike Tadjer, la seconda linea Jean Sousa del Montauban e soprattutto il talentuoso classe 1999 Rodrigo Marta, schierato ala per mantenere a secondo centro quell’Antonio Vidinha che ha ben fatto contro il Belgio.
In Marta, Vidinha e nell’estremo Pinto il Portogallo ha i suoi giocatori di maggiore talento, e con gli innesti dei tre professionisti di stanza in Francia spera di mettere a posto anche la mischia ordinata, vero e proprio punto debole emerso 7 giorni fa.
La Romania proverà ad attaccare la chiusa lusitana con Alexandre Tarus, confermato, e le novità rappresentate da Ionel Badiu del Valence e Ovidiu Cojocaru del Baia Mare, rispettivamente pilone sinistro e tallonatore. In seconda linea fiducia a Alexandre Motoc dell’Agen, partito in panchina la settimana scorsa. Importante il ritorno in terza del veterano Mihai Macovei, 33 anni e capitano della squadra. Il flanker, 85 caps, condividerà i gradi con il mediano di mischia Florentin Surugiu. L’esperto centro Catalin Fercu, miglior marcatore di mete nella storia della nazionale rumena, non ci sarà: al suo posto la giovane speranza Taylor Gontineac, classe 2000 che milita negli espoirs del Clermont, figlio dell’ex capitano della Romania Romeo Gontineac.
Spagna v Georgia
E’ la partita (domenica ore 12.45) che tutti gli aficionados del Rugby Europe Championship aspettano per capire se la Spagna è pronta al salto di qualità o se bisognerà aspettare ancora per trovare qualcuno in grado di detronizzare la Georgia.
Per la sfida più importante dalla mancata qualificazione al mondiale, la Spagna recupera giocatori importanti: il tallonatore Marco Pinto, il seconda linea Josh Peters e l’estremo Charly Malie del Pau. Il cecchino Linklater finisce addirittura fuori dai 23, con la maglia numero 10 che va sulle spalle di Lucas Rubio.
Il mediano di mischia ex Agen è rimasto senza squadra per la stagione in corso. Provvede da solo a mantenersi in forma e continua ad essere convocato nella nazionale spagnola, ma senza mai giocare con un club. Con la Spagna ha 8 caps.
La Georgia arriva al match con qualche assenza: Otar Giorgadze, Giorgi Kveseladze e Mirian Modebadze sono infortunati, Konstantin Mikautadze è dovuto ritornare in Francia per motivi personali. Tuttavia, la Georgia può contare su un ammontare di talento ed esperienza senza eguali a questo livello. Sarà interessante assistere al debutto internazionale di Akaki Tabutsadze, ex under 20 e nazionale Sevens georgiano. Intanto, per l’occasione la Georgia schiera la formazione migliore con cinque cambi rispetto a una settimana fa: ritorna dal primo minuto l’estremo Soso Matiashvili, così come Levan Chilachava torna a farsi vedere in prima linea. A centro ecco il ritorno di Tamaz Mchelidze, mentre Salva Sutiashvili è l’ultima delle cinque modifiche al XV vincitore a Tbilisi.
La Georgia è la netta favorita dell’incontro, ma se c’è nel REC una squadra che può mettere il bastone fra le ruote ai Lelos, quella è la Spagna.
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