Le transalpine marcano 6 mete, allungando nel finale. Per le azzurre, tuttavia, una prestazione complessivamente migliore di quella di Cardiff
Al cospetto di una Francia ferita, sia dalla sconfitta di Padova contro le azzurre lo scorso anno, sia dal k.o. contro l’Inghilterra nella giornata d’esordio del Sei Nazioni 2020, l’Italia si presenta Limoges per cercare di invertire la tendenza oltremodo negativa delle ultime uscite in terra transalpina (ultime 4 gare senza punti a segno.
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L’avvio di gara, però, si rivela decisamente complesso per le ragazze di Andrea Di Giandomenico. La Francia, infatti, fa subito la voce grossa in mischia chiusa, arando le azzurre al secondo minuto, ed al 5′ prende le redini del match, marcando la prima meta. Lunga serie di pick’n’go in zona rossa, sublimati dal lavoro di Forlani, che va oltre sotto i pali, per il 5-0, prima che arrivi la trasformazione di Tremouliere per il 7-0. Le transalpine continuano a far male alle azzurre in mischia chiusa, facendo pagare a caro prezzo ogni errore gestuale delle italiane, ed all’11’ lucrano un penalty, abbastanza centrale, da 35 metri, che Tremouliere, eccellente dalla piazzola, tramuta in oro, per il 10-0.
Il team di Hayraud è sempre sul piede avanzante, riuscendo a guadagnare metri ad ogni impatto, mettendo oltremodo in difficoltà le azzurre con driving maul sempre complesse da difendere. Quasi inevitabilmente, così, al 16′ arriva anche la seconda marcatura pesante locale, con l’ottima trasmissione dell’ovale tra le trequarti francesi, sino all’ultimo passaggio preciso di Tremouliere per Banet, che alla bandierina destra schiaccia l’ovale per il 15-0. Tremouliere è puntuale al piede e porta le sue compagne sul 17-0
Nonostante l’avvio complesso, l’Italia è pienamente dentro la partita, ed appena riesce ad affacciarsi nei 22 metri avversari porta a casa il macinato. Su una carica ficcante di Ilaria Arrighetti, una francese placca alto l’ex Monza, concedendo un penalty da zona propizia che Sillari trasforma in tre punti: i primi dell’Italia in Francia dal lontano 2010. Le azzurre sono confidenti e propongono un lungo multifase, arrivando sin dentro i 22 rivali anche poco oltre la mezzora, con buona alternanza di cariche per linee dirette corrosive ed una ricerca di linee di corsa efficaci al largo delle trequarti. Sara Barattin conferisce ottimo ritmo, gestendo al meglio l’attacco azzurro, Bea Rigoni lavora con perizia con calci tattici ben eseguiti alle spalle delle ali francesi, e l’Italia costruisce un momentum importante, prendendo quasi le redini del match. Tuttavia, sull’immediato contrattacco alla mano, generato da un turnover azzurro, la Francia attiva sull’ala Banet, che sprinta sino in meta, bruciando i disperati tentativi di placcaggio di Franco e Stefan. Tremouliere aggiunge i due punti, e fissa il 24-3 al 32′.
Nel finale di tempo, dopo aver prodotto il massimo sforzo offensivo, l’Italia si difende strenuamente su un lunghissimo multifase francese, e, a tempo già rosso, trova la meritatissima prima meta della serata. Una formidabile Barattin legge la linea di passaggio francese, intercettando l’ovale ed involandosi, coast to coast, sino all’area di meta rivale, con Michela Sillari che converte e manda le squadre alla pausa sul 24-10.
Nella ripresa, l’eccessiva indisciplina azzurra (sia con le difficoltà in mischia ed in touche, sia nel gioco aperto), permette alle francesi di chiudere quasi subito il discorso bonus difensivo. Al 42′, placcaggio a ribaltare di Tounesi, che consente alle transalpine di andare in penal’touche dentro i 22: driving maul debordante e azione personale di Anney, che si stacca al momento giusto e schiaccia la quarta meta. Tremouliere trasforma (31-10) e manda in archivio, di fatto, anche l’esito del match, con il punteggio che cambia solamente nel finale, con una meta tecnica ed il sigillo di Sansus (che si fionda su un ovale lanciato fuori misura, in rimessa laterale, da Turani), trasformata da Bourdon per il definitivo 45-10.
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Per un’Italia che, nonostante la sconfitta, ha messo in campo una performance nel complesso, se parametrata all’avversario, pure migliore di quella di Cardiff, da rimarcare anche l’impatto dalla panchina di una Lucia Cammarano in grande spolvero, ed i primi minuti di peso, giocati con qualità, di Francesca Sgorbini (dopo gli scampoli di gara, nei primi due caps contro l’Inghilterra), flanker coetanea di Vittoria Ostuni Minuzzi. La 15 del Valsugana, peraltro, al netto di qualche piccola sbavatura sulle palle alte, ha confermato le ottime impressioni destate al debutto contro il Galles.
Ora, due settimane di pausa, prima della sfida di Legnano, domenica 23 febbraio (ore 18.10), contro la Scozia.
Il tabellino di Francia v Italia – Sei Nazioni femminile 2020
Francia: 15 Jessy Tremouliere, 14 Cyrielle Banet, 13, Nassira Jonde, 12 Morgane Peyronnet, 11 Marine Menager, 10 Pauline Bourdon, 9 Laure Sansus; 8 Romane Menager, 7 Julie Annery, 6 Celine Ferer, 5 Audrey Forlani, 4 Safi N’Diaye, 3 Clara Joyeux, 2 Caroline Thomas, 1 Maylis Traore.
A disposizione: 16 Lise Arricastre, 17 Agathe Sochat, 18 Annaelle Deshaye, 19 Madoussou Fall, 20 Gaelle Hermet, 21 Camille Boudaud, 22 Marie-Aurelie Castel, 23 Caroline Boujard.
Marcatrici Francia
mete: Forlani, Banet (2), Anney, meta tecnica, Sansus
trasformazioni: Tremouliere (3), Bourdon
punizioni: Tremouliere
Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi; 14 Maria Magatti, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Capomaggi, 11 Sofia Stefan; 10 Beatrice Rigoni 9 Sara Barattin; 8 Elisa Giordano (captain), 7 Giada Franco, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Valeria Fedrighi, 4 Valentina Ruzza, 3 Lucia Gai, 2 Melissa Bettoni, 1 Silvia Turani.
A disposizione: 16 Giulia Cerato, 17 Michela Merlo, 18 Sara Tounesi, 19 Giordana Duca, 20 Lucia Cammarano, 21 Francesca Sgorbini, 22 Laura Paganini, 23 Benedetta Mancini.
Marcatrici Italia
mete: Barattin (40′)
trasformazioni: Sillari (40′)
punizioni: Sillari (26′)
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