Sei Nazioni femminile: ostica trasferta francese per l’Italia

Le azzurre, che non segnano un punto in Francia dal 2010, vogliono provare ad invertire la tendenza negativa

Melissa Bettoni (ph. Mattia Radoni)

Questa sera a Limoges, la nazionale italiana femminile, quinta forza del ranking mondiale, reduce dal consistente successo di Cardiff, contro il Galles, all’esordio nel Sei Nazioni 2020, affronta probabilmente la partita più complessa del proprio torneo, in casa della Francia di Annick Hayraud.

Nel cuore, delle azzurre e dei sostenitori italici, affiorano istantaneamente i ricordi dello storico pomeriggio patavino dello scorso 17 marzo, quando la formazione del Belpaese si impose con un netto 31-12, archiviando vittoria e secondo posto nel torneo. Nella testa, però, non possono non passare anche i ricordi piuttosto negativi delle ultime gare disputate oltralpe.

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Nel decennio appena andato in archivio, infatti, la trasferta francese (dove ha perso sei volte in sei uscite) ha sempre rappresentato per l’Italia femminile l’ostacolo più arduo da affrontare, anche nei momenti migliori della selezione guidata da Andrea Di Giandomenico.  Al cospetto della corazzata francese, nelle ultime quattro sfide esterne (contrariamente all’andazzo delle sfide casalinghe, dove l’Italia ha vinto 3 delle ultime 5 con le transalpine), le azzurre non sono riuscite a marcare nemmeno una singola meta, archiviando un passivo complessivo di 157 a 0 (le ultime, ed uniche, marcature pesanti segnate risalgono al 2010, con le firme di Manuela Furlan e Sofia Stefan).

Le dichiarazioni della vigilia

Un quadro che, sommato alle sensazioni lasciate in dote dalla Francia lo scorso weekend (nonostante la sconfitta 13-19 contro le inglesi, le ragazze d’oltralpe hanno impressionato per qualità nelle fasi di conquista, efficienza difensiva e competenza nel breakdown, pagando dazio per troppi errori gestuali ed alcune letture individuali negative), rende l’idea del coefficiente di difficoltà dell’impegno che attende capitan Elisa Giordano e compagne, desiderose di cambiare questa tendenza esterna. “La Francia è una squadra molto equilibrata che può metterti in difficoltà sia con la mischia che con i tre quarti e sicuramente saranno molto aggressive. Noi dovremmo cercare di essere precise al massimo e curare ogni singolo dettaglio perché le occasioni saranno poche e dovremmo saperle coglierle quando si presenteranno”, ha dichiarato la numero 8 del Valsugana, caratterizzando le qualità transalpine, prima di sottolinearne anche la superba performance messa in campo contro l’Inghilterra a Pau.

Un k.o. arrivato nonostante una formidabile prestazione in mischia ordinata, con una prima linea titolare, però, diversa da quella che scenderà in campo contro le Azzurre. Hayraud, infatti, ha optato per un corposo turnover davanti (con Arricastre, strepitosa con le inglesi, Sochat e Deshaye che partiranno dalla panchina), ed anche tra i trequarti, con le ‘finsher’, però, pronte a dare un contributo preziosissimo a gara in corso.

Cambiano, in parte, le donne, ma non le aspettative dell’allenatrice francese, con in seno il grande desiderio di cancellare la partita dello scorso anno a Padova. “Spero che le ragazze abbiano bene in testa il match del 2019. Loro sono un team in continua crescita: dovremo stare molto attente ed evitare di considerare facile la partita. Vogliamo mandare un forte messaggio. Non vediamo l’ora di affrontare questa sfida”, ha dichiarato Hayraud, alla vigilia del match.

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Kick-off del match previsto per le 21. Diretta tv su Eurosport 1, diretta streaming su Eurosport Player

Le formazioni di Francia v Italia – Sei Nazioni femminile 2020

Una sola modifica per le azzurre nel XV di partenza, con Valentina Ruzza prende il posto di Giordana Duca, in seconda linea, al fianco di Valeria Fedrighi. Andrea Di Giandomenico, dunque, conferma l’assetto visto all’Arms Park, con la mediana Sara Barattin-Beatrice Rigoni e la conferma ad estremo di Vittoria Ostuni Minuzzi, dopo il brillante esordio di Cardiff.

Cambia tantissimo, rispetto alla battaglia di Pau, invece, la Francia. In panchina, come detto, tutta la prima linea titolare, ma anche i due centri e l’ala sinistra, posizioni dove trovano spazio, a questo giro, Jonde, Peyronnet e Marine Menager. Confermata la mediana Sansus (a segno con le inglesi)-Bourdon (da 10), mentre torna in campo, dal 1′, da skipper, Safi N’Diaye. In terza linea, infine, Annery prende il posto di Hermet.

Francia: 15 Jessy Tremouliere, 14 Cyrielle Banet, 13, Nassira Jonde, 12 Morgane Peyronnet, 11 Marine Menager, 10 Pauline Bourdon, 9 Laure Sansus; 8 Romane Menager, 7 Julie Annery, 6 Celine Ferer, 5 Audrey Forlani, 4 Safi N’Diaye, 3 Clara Joyeux, 2 Caroline Thomas, 1 Maylis Traore.
A disposizione: 16 Lise Arricastre, 17 Agathe Sochat, 18 Annaelle Deshaye, 19 Madoussou Fall, 20 Gaelle Hermet, 21 Camille Boudaud, 22 Marie-Aurelie Castel, 23 Caroline Boujard.

Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi; 14 Maria Magatti, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Capomaggi, 11 Sofia Stefan; 10 Beatrice Rigoni 9 Sara Barattin; 8 Elisa Giordano (captain), 7 Giada Franco, 6 Ilaria Arrighetti, 5 Valeria Fedrighi, 4 Valentina Ruzza, 3 Lucia Gai, 2 Melissa Bettoni, 1 Silvia Turani.
A disposizione: 16 Giulia Cerato, 17 Michela Merlo, 18 Sara Tounesi, 19 Giordana Duca, 20 Lucia Cammarano, 21 Francesca Sgorbini, 22 Laura Paganini, 23 Benedetta Mancini.

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