Un dialogo, fra l’arbitro e il giocatore, ha risolto la questione in maniera esemplare
Essere un All Blacks non vuol dire solamente giocare ad uno standard altissimo, ma significa anche cercare di incarnare dei valori ovali di un elevato livello morale. E questo quello che è successo nell’ultima settimana di gioco del Super Rugby con TJ Perenara: il mediano di mischia e capitano degli Hurricanes, nel corso della sfida tra la sua franchigia e i Jaguares argentino, ha ammesso all’arbitro di non aver realizzato una meta per la quale il direttore di gara avrebbe voluto consultare il TMO, in una situazione di gioco poco chiara.
Gli Hurricanes infatti, in una partita al termine della quale riusciranno ad imporsi 23-26, si trovavano sotto e stavano cercando di recuperare quando il numero 9 ha provato a infilarsi in un varco lasciato libero dalla difesa sudamericana arrivando leggermente corto all’interno di un raggruppamento denso di gambe e braccia dal quale era difficile fare subito chiarezza, se non con l’aiuto delle immagini tv e di una richiesta arrivata direttamente dal fischietto dell’arbitro Rasta Rasivhenge. Questo il dialogo.
“TJ, sei arrivato a fare meta?”.
“No”.
“Grazie per la tua onestà, questa è un’ottima dimostrazione di leadership da parte tua”.
Una circostanza per certi versi inusuali che ha però inorgoglito e non poco i tifosi degli Hurricanes, i quali si sono schierati in maniera orgogliosa a fianco del proprio condottiero.
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