Gli Springboks eletti “squadra dell’anno” ai prestigiosi Laureus World Sports Awards davanti a Liverpool e Nazionale U.S.A. femminile
La Verti Halle di Berlino ha fatto da sfondo alla 20esima edizione dei Laureus World Sports Awards, premi annuali assegnati ad atleti di varie discipline che sono stati vincenti nell’anno solare precedente. Quella del 2020 è stata una serata da ricordare per tanti motivi. Innanzitutto per il fatto che per la prima volta il “migliore sportivo dell’anno” viene condiviso tra due grandi personaggi: Lionel Messi e Lewis Hamilton sono arrivati pari nelle votazioni dei giudici.
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E poi perché, con grande sensazione, c’è chi ha fatto meglio del Liverpool e della nazionale statunitense femminile di calcio nella categoria “Squadra dell’anno”. Se i primi hanno vinto l’ultima Champions League e stanno dominando il campionato inglese, e le seconde il Mondiale di calcio, c’è una squadra che ha fatto meglio: parliamo del Sudafrica, che lo scorso novembre ha vinto la sua terza Webb Ellis Cup battendo in finale l’Inghilterra. A ritirare il premio c’era il capitano Siya Kolisi, l’uomo che a Yokohama per primo ha alzato l’ultima Coppa del Mondo. Va detto che questo non è il primo successo nella categoria per il mondo del rugby, che aveva già trionfato nel 2004 (Inghilterra), 2008 (Sudafrica) e 2016 (Nuova Zelanda). Ovviamente non è un caso che queste vittorie siano arrivate dopo la conquista del Mondiale, mentre il trionfo All Blacks del 2011 non è bastato per superare la stagione fantastica del Barcellona vinci-tutto di Guardiola.
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Ovalia è stata poi coinvolta anche per avere introdotto un suo illustre personaggio nella Laureus World Sports Academy: è toccato a Bryan Habana, sudafricano anche lui, che dunque va ad aggiungersi ai 68 membri precedentemente già nominati.
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