Nel Cinque Nazioni 1965 segnò una delle più belle mete della storia del Torneo, salvando Twickenham dalla vittoria scozzese
Lo scorso 9 febbraio si è spento l’autore di una delle più belle mete della storia del Cinque Nazioni: Andy Hancock ha passato la palla all’età di 80 anni. Ala dei Northampton Saints per 73 volte tra il 1964 e il 1968, ha anche disputato tre partite con la maglia dell’Inghilterra, una delle quali rimarrà nella storia. Siamo nel 1965, a Twickenham, ed è il 20 marzo: i bianchi sfidano la Scozia, nell’ultima giornata del Torneo. Campo in pessime condizioni, palloni che scivolano dalle mani come saponette, e dark blues avanti 0-3 a dieci minuti dalla fine.
Gli scozzesi già pregustano la possibilità di sbancare dopo 27 anni la cattedrale del rugby inglese, ma Hancock non è d’accordo. Al 70esimo riceve palla a pochi metri dalla sua area di meta, e con una serpentina incredibile riesce a mangiarsi tutto il campo volando a segnare la marcatura che, non trasformata, permetterà agli inglesi di salvare il risultato sul 3 a 3. Contattato 5 anni fa, nel 50esimo anniversario della sua azione, Hancock disse: “La verità è che avrei dovuto calciare quel pallone, invece è andata così. Non ci furono grandi celebrazioni come invece succede oggi, un paio di persone mi dissero che avevo fatto una bella giocata e basta. Solo leggendo i giornali il giorno dopo mi resi conto di cos’avevo fatto”.
E per rendersene meglio conto, è possibile guardare lo splendido video della partita.
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