Slow Motion #65: Stuart Hogg ha concesso il bis (e che bis!)

La superba meta dell’estremo di Exeter ha indirizzato in maniera pesante il match dell’Olimpico

Sei Nazioni 2020 - Stuart Hogg

Sei Nazioni 2020 – Stuart Hogg (ph. Sebastiano Pessina)

Slow Motion è la rubrica di OnRugby che ogni settimana racconta la meta più bella del weekend, nei minimi particolari, corredata dal video. Il fanatico ovale la segue così: prima se la guarda tutta, e poi torna indietro a leggere paragrafo per paragrafo, alternando il tasto play a quello pausa. Qui la scorsa puntata. Buon divertimento.

Ve lo avevamo detto, giorni fa. Nonostante i passaggi a vuoto, piuttosto fragorosi, nelle prime due uscite del Sei Nazioni 2020, Stuart Hogg era pronto.

Il fuoriclasse scozzese di Exeter, che si era già scrollato di dosso tutti i fantasmi di Dublino ed Edimburgo con la marcatura pesante dello scorso weekend, decisiva per il successo dei suoi Chiefs sul campo di Gloucester, ha spaccato in due la partita dell’Olimpico contro l’Italia, con una meta – peraltro simile ad una segnata dallo stesso 15 dei British & Irish Lions contro l’Irlanda 4 anni or sono – strabiliante, creata dal nulla con una giocata solitaria che rimarrà negli annali del Sei Nazioni.

Poco dopo la metà di una prima frazione equilibrata, un calcio di Carlo Canna è preda, oltre la metà di campo, di Jamie Ritchie, che distribuisce subito l’ovale sul suo mediano d’apertura Adam Hastings. Il numero 10 di Glasgow gioca velocemente il pallone sull’accorrente Stuart Hogg, che in mezzo al campo ha tutto il tempo di leggere la salita della linea difensiva italiana e coglierne una possibile fessura.

Il trequarti scozzese naviga osservando la situazione, poi, improvvisamente accelera, raddrizza la corsa e decide di prendere l’esterno di Seb Negri, tagliando fuori l’intervento di Luca Morisi con una convincente finta di passaggio al largo. Hogg si infila nel buco a velocità supersonica, prima di piazzare l’ultima pennellata sul suo dipinto capolavoro.

Quando sulla sua strada sembra potersi frapporre Jayden Hayward, infatti, lo scozzese lascia sul posto il trequarti azzurro con uno step terrificante, prendendone l’esterno con un passo insostenibile e volando in meta alla bandierina, prima di sfogare tutta la tensione accumulata con una fragorosa esultanza liberatoria.

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