Così come per la sfida tra Irlanda-Italia anche il match con il XV della rosa slitterà in autunno
La partita tra Italia-Inghilterra di sabato 14 marzo all’Olimpico di Roma verrà con tutta probabilità rinviata a fine ottobre. La comunicazione ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore dopo che le parti coinvolte (FIR, RFU, Board Six Nations) avranno fatto il punto in seguito al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il contenimento del Coronavirus emanato ieri. Secondo le misure contenute nel DPCM l’unica soluzione per disputare la partita sarebbero infatti le “porte chiuse”, ma appare chiaro che, anche per uniformità di decisioni, così come accaduto per la sfida degli Azzurri con l’Irlanda – originariamente prevista per questo sabato all’Aviva Stadium di Dublino e rimandata in seguito alla decisione della Federazione irlandese (IRFU) su indicazioni del governo – si opterà per uno spostamento in autunno.
Una soluzione di buon senso per la salvaguardia della salute anche di chi dovrebbe eventualmente andare allo stadio per ragioni lavorative a partire da giocatori e staff, fino agli addetti allo stadio, ai cameramen e a tutte le parti coinvolte nell’evento che per quanto non aperto al pubblico coinvolgerebbe numerose persone. Una soluzione gradita anche al board del Six Nation che per la tutela dell’immagine del Torneo preferirebbe evitare partite in stadi vuoti, nonché alla FIR che, al pari della IRFU, non si vedrebbe danneggiata dalla perdita di un incasso cospicuo grazie ai 70.000 biglietti venduti di cui quasi 20.000 agli appassionati d’oltremanica.
La decisione delle date di recupero delle partite (oltre a Italia-Inghilterra anche quella con l’Irlanda) a fine ottobre coinvolgerebbe anche World Rugby, che, in un calendario già abbastanza affollato di appuntamenti, avrebbe il compito di garantire il rilascio dei giocatori da parte dei club al di fuori delle normali finestre internazionali.
Qualora la decisione dovesse diventare effettiva, questo ricadrebbe con tutta probabilità anche sulle gare relative al torneo femminile e a quello Under 20 con le ragazze di Di Giandomenico che avrebbero dovuto giocare domenica 15 marzo a Padova e gli azzurrini di Roselli, sempre lo stesso giorno a Verona. Per queste due partite tra l’altro visto che il Veneto è considerata zona a rischio si stava già lavorando per un cambio di sede e il Valsugana Rugby, organizzatore del match delle Azzurre ha appena comunicato ufficialmente che la partita non avrà più luogo allo stadio Plebiscito di Padova rimandando al sito della Federazione per ulteriori sviluppi e comunicazioni.
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