Andiamo ad analizzare nel dettaglio una delle mete più belle del 6 Nazioni, segnata da Watson contro il Galles
Slow Motion è la rubrica di OnRugby che ogni settimana racconta la meta più bella del weekend, nei minimi particolari, corredata dal video. Il fanatico ovale la segue così: prima se la guarda tutta, e poi torna indietro a leggere paragrafo per paragrafo, alternando il tasto play a quello pausa. Qui la scorsa puntata. Buon divertimento.
Nel calcio, nel basket e nel football americano si usa un’espressione gergale, laser pass, passaggio laser, per indicare quei passaggi dalla parabola tesa e molto diretta capaci di essere filtranti, tagliare la difesa e arrivare direttamente al destinatario. Quello che ha fatto Ben Youngs in Inghilterra-Galles di sabato pomeriggio è ciò che c’è di più vicino a una trasposizione ovale del concetto.
Nella meta di Anthony Watson, infatti, non c’è soltanto l’incredibile capacità dell’ala inglese di battere l’avversario nell’uno contro uno, né la capacità dello staff tecnico inglese di preparare questa giocata con estrema attenzione ad ogni particolare, ma soprattutto l’eccezionale abilità con le mani del numero 9 inglese nel far passare quel pallone in un corridoio strettissimo per arrivare preciso all’appuntamento.
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La giocata prende le mosse da una rimessa laterale nei 22 metri del Galles, con l’Inghilterra che gioca con un allineamento di sei uomini, con Tom Curry schierato da ricevitore, dando a intendere di voler giocare un drive. La posizione sull’asse di Youngs e Watson non desta troppi sospetti.
Quando il pallone viene portato su da Itoje diventa chiaro che si tratta di uno dei tanti lanci del gioco che si vedono di questi tempi: un finto drive per concentrare gli avanti avversari e poi giocare fuori. E infatti Curry non aspetta neanche l’arrivo di Jamie George, ma distribuisce immediatamente il pallone su Youngs. All’esterno, taglia la corsa di gran carriera Tuilagi, come nel classico film già visto dell’Inghilterra: mandiamo dentro il centro a sfondare e apriamo due fronti di gioco in mezzo al campo.
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La difesa gallese ci casca con entrambi i piedi: Ken Owens e Dillon Lewis si staccano di gran carriera del drive e spingono la difesa dall’interno. Lewis fa addirittura a gara con Curry per accorrere prima verso il prevedibile punto d’incontro successivo. Così facendo, però, finisce per sguarnire totalmente la sua spalla interna, con Watson che è abilissimo a giocare a nascondino con i suoi due avanti fino all’ultimo secondo: stoppate il video a 0:09 per notare che la sua posizione è ancora ben mascherata, nessun difensore può leggere in anticipo che il pallone finirà a lui.
Ed ecco il colpo da maestro di Youngs, il laser pass fra Curry e George, con un altissimo coefficiente di difficoltà. Un assist perfetto per uno dei finisseurs più letali del panorama globale. Anthony Watson sfugge a Tomos Williams e va a segnare. E’ la decima partita nelle ultime 13 dove l’Inghilterra è capace di segnare entro i primi dieci minuti di gioco.
Lorenzo Calamai
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