Sei Nazioni 2020, qui Galles: fra la necessità di vincere e il record di Alun Wyn Jones

I Dragoni devono tornare a esultare magari regalando una bella festa al proprio capitano

Sei Nazioni 2020

ph. Sebastiano Pessina

Una vittoria e tre sconfitte: il bilancio del Galles, nel Sei Nazioni 2020, è sicuramente deficitario. All’orizzonte per i Dragoni c’è la quinta e ultima giornata del torneo, nell’impegno casalingo contro una Scozia che invece dopo un inizio non facile sembra essersi rilanciata.

Come si stanno preparano Wayne Pivac e i suoi alla gara?
Ecco, proprio il nuovo allenatore è finito nell’occhio del ciclone. Nella mente dei tifosi e degli addetti ai lavori il ricordo di Gatland non si è minimamente sbiadito e questa serie di ko non ha fatto altro che “rinforzare” questo sentimento. Ma il tecnico e il suo staff, che sicuramente stanno proponendo qualcosa di nuovo a un gruppo che per più di un decennio aveva ormai meccanizzato idee e metodologie di lavoro del vecchio ct, sono fiduciosi di risalire la china: “Siamo delusi anche noi, come qualsiasi persona quando vediamo degli errori o delle situazioni che non vanno”, ha affermato Pivac.
In che maniera provare a uscire nell’immediato? Affidandosi a una formazione con qualche “scelta forte” che riporti, fra gli altri, Rhys Webb a prendersi una maglia da titolare come mediano di mischia e un uncapped in prima linea.

Alun Wyn Jones eguaglia un mito come Richie McCaw
Il capitano gallese tocca quota 148 test internazionali. Si entra nell’iperspazio del rugby internazionale. A quella quota c’è solo il totem neozelandese Richie McCaw. La voglia è quella ovviamente da parte di tutti di regalare una “bella festa” a Alun Wyn Jones: “La prime cose che ho notato di lui – fa sapere l’head coach dei rossi – non sono quelle che fa in campo, ma quelle che lo contraddistinguono per atteggiamento e leadership. Ogni giocatore decide quanto andare avanti o quando smettere, McCaw ha un certo punto ha detto basta Alun Wyn Jones invece è uno a cui non pesa ancora nulla nell’allenamento e nella vita da rugbysta. Ci sono tanti giocatori grandi giocatori che sono arrivati a 100 test e molti sono andati oltre, a questo punto la sfida dei 150 caps è qualcosa di straordinario, forse impensabile qualche anno fa ma ora realizzabile per lui”.

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