Il toccante appello alla responsabilità di Keith Earls

Il trequarti irlandese ha esortato la popolazione irlandese a rispettare le indicazioni governative

Keith Earls (ph. Sebastiano Pessina)

In Italia, negli ultimi giorni, per sensibilizzare la popolazione sulle misure da seguire per combattere l’emergenza Coronavirus, il Ministero dello Sport ha lanciato la campagna social “Distanti ma uniti” (#DistantiMaUniti), con protagonisti tantissimi protagonisti del mondo dello sport azzurro, tra cui il capitano della Nazionale Italiana Rugby, Luca Bigi.

Un messaggio forte, chiaro, che cerca di mettere le persone, anche le più giovani – che parrebbero potenzialmente le meno attaccabili dall’ormai famigerato SARS-CoV-2, ma rappresenterebbero un veicolo di contagio più rapido ed efficace – di fronte alle proprie importanti responsabilità nel contenere la pandemia.

Un messaggio che, con forza, tramite social, ha lanciato nelle scorse ore anche il trequarti di Munster e dalla Nazionale irlandese Kieth Earls, che, da padre di una bimba con problemi respiratori ma anche da cittadino responsabile, ha esortato la popolazione irlandese a rispettare in modo ferreo le indicazioni governative, preoccupato dalle scene di socialità viste nelle ultime ore sull’Isola di Smeraldo, nonostante le direttive stringenti, in tal senso, già in vigore nel paese.

“In qualità di padre di una bambina con problemi respiratori, e per le molte altre persone nelle sue condizioni, esorto la popolazione ad ascoltare quanto richiesto dai professionisti sanitari. Farò qualsiasi cosa nelle mie possibilità per proteggerla. Ognuno di noi deve giocare la propria parte in questa emergenza”

“Sono solitamente una persona molto riservata, ma le azioni di diverse persone stanno iniziando a preoccuparmi. Questo è un periodo di estrema preoccupazione e paura. Dobbiamo tutti agire immediatamente, per favore”, l’appello, accorato, via social del giocatore irlandese.

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