Allontanate le voci insistenti che nelle scorse settimane lo volevano in procinto di approdare nel Super Rugby
Billy Vunipola rimarrà ai Saracens, nonostante la retrocessione. La decisione del giocatore era nell’aria, ma la certificazione definitiva è arrivata solamente nei giorni scorsi, direttamente dalla bocca del giocatore, intervistato da Jim Hamilton per Rugbypass.
Hamilton sta conducendo una serie di interviste, registrate da casa per i noti motivi, ai protagonisti del rugby internazionale, in una serie chiamata The Lockdown e iniziata con il giocatore irlandese del Benetton Ian McKinley, che ha raccontato il suo periodo di quarantena in Italia.
Nel nuovo episodio, l’ex seconda linea della Scozia ha avuto la possibilità di chiedere il potente numero 8 dei Saracens e dell’Inghilterra alcune domande per l’appunto in merito alla sua futura appartenenza ai due contesti.
Sul primo, quello di club, Vunipola si è detto sicuro: “No, non ho mai per davvero pensato di poter andare in Giappone, o in Francia o addirittura nel Super Rugby.”
“Qualcuno dei miei compagni ha dovuto provare a sviluppare ulteriormente la propria carriera e se ne andrà, visto che sono all’inizio del proprio percorso. Io sono, direi, a metà. Alcuni ragazzi sono in situazioni diverse, e li capisco. Hanno famiglie e altri affari a cui badare. Dal mio punto di vista, invece, io sto solo cercando di capire che cosa succederà e vedere dove finiremo il prossimo anno.”
Nonostante la federazione inglese abbia dichiarato cancellato il resto della stagione della Championship, con nessun vincitore e quindi nessuna promozione in atto, e sembra poter succedere altrettanto alla Premiership, ha altrettanto sottolineato come i Saracens verranno di certo retrocessi in ogni caso.
“Non ci vedo nulla di così negativo – ha raccontato Vunipola – Non ho parlato direttamente con nessuno al vertice, né dell’Inghilterra né dei Saracens, su quello che accadrà in termini di presenza a livello internazionale, ma se c’è qualcosa di buono da trarre da questa situazione, è che spero che il mio corpo possa prendere qualche colpo in meno.”
“Con tutto il rispetto per il Championship, potrò dare al mio corpo la possibilità di guarire. Non credo che giochino così tante partite nella seconda divisione. Non c’è la Champions Cup e non ci sono quelle partite così importanti.”
Al momento il giocatore si sarebbe comunque trovate in fase di riabilitazione, essendosi rotto per la terza volta lo stesso braccio.
“Sono entrato in un circolo vizioso di cercare sempre di tornare in campo il prima possibile, sia nel 2017 che nel 2018. Ora invece non devo fare in fretta per rientrare in tempo per giocare contro Leinster, che avremmo dovuto affrontare in due settimane.”
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.