I Bersaglieri rossoblu imbustano mascherine, i gialloneri smistano le telefonate e portano spesa e medicinali agli anziani
Se uno dei concetti fondamentali della palla ovale è fare sostegno, allora i giocatori di Rovigo e Viadana hanno centrato in pieno l’obiettivo, mettendosi rispettivamente a disposizione della collettività in questi giorni di difficoltà.
Mentre la Zebra Maxime Mbandà si sobbarca di lunghi turni alla guida delle ambulanze, i giocatori rossoblu e gialloneri hanno trovato altre strade per far giungere il loro apporto. In Polesine 13 giocatori della rosa della capolista del Top 12 si sono messi a disposizione per il confezionamento delle mascherine utili a prevenire il contagio del virus. Coordinati da Protezione Civile e Onlus Bandiera Gialla e suddivisi in gruppi, gli atleti hanno aiutato a preparare le confezioni di cui si potrà quindi dotare in primis i dipendenti delle case di cura e delle forze dell’ordine, poi gli anziani soli con consegna porta a porta.
L’attività di confezionamento è massiccia: nell’intera provincia sono in arrivo oltre 42mila mascherine, con l’obiettivo di rifornire i 50 comuni della provincia e, dopo aver assolto le priorità, essere distribuite alle singole famiglie. Nei primi due giorni di attività, i giocatori del Rovigo hanno imbustato le prime 2300 mascherine, distribuite nel pomeriggio dai volontari di Bandiera Gialla.
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A Viadana, invece, la squadra si è offerta spontaneamente di dare il proprio apporto alla comunità: i giocatori sono diventati volontari della Croce Verde e si occupano di rifornire di spesa e medicinali le persone anziane e in condizioni di necessità, costrette nella propria abitazione. Inoltre i gialloblu sono alle prese con lo smistamento delle telefonate che arrivano al centralino dell’associazione.
Il senso di queste iniziative lo riassume Diego Antl, trequarti rossoblu sentito dal Gazzettino: “Noi siamo chi siamo grazie al nostro sport. Ci ha insegnato che ognuno ha il suo ruolo sul campo. Il nostro ruolo ora nella vita è quello di dare una mano, come possiamo.”
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