L’ex allenatore dei Wallabies fa un recap dei suoi cinque anni vissuti alla guida della nazionale, tra alti e bassi
A pochi mesi dalla sua ultima partita da head coach della Nazionale australiana, Michael Cheika parla con l’emittente Fox League fa il suo personale riassunto di quanto vissuto con i Wallabies, non esitando a definire negativa dal punto di vista dei risultati quest’esperienza. “Non posso essere soddisfatto, non siamo riusciti a riprenderci la Bledisloe Cup o a vincere il Mondiale. Questo mi fa male, io so quello che vogliono i tifosi e non siamo stati in grado di regalare loro un grande sogno”. E si che la sua avventura era partita bene, visto che dopo l’assunzione ad ottobre 2014 (quando ancora era a capo dei Warathas) era riuscito a vincere subito il Rugby Championship dell’anno seguente e ad arrivare in finale ai Mondiali, venendo poi battuto a Twickenham dalla Nuova Zelanda. È però poi mancata la crescita nei quattro anni successivi, a partire dallo 0-3 subito dall’Inghilterra nei test estivi del 2016.
Leggi anche: Michael Cheika non è più l’allenatore dell’Australia
“Allenare la nazionale australiana è molto diverso dal farlo in club. Non sei un semplice reclutatore, sei un selezionatore e rappresenti tutta la Nazione. Se vinci sono tutti soddisfatti ed entusiasti, ma ogni sconfitta pesa molto più di quanto dovrebbe”. Secondo Chieka, una delle cause dei problemi avuti dai Wallabies negli anni sono state le prestazioni ottenute dalle squadre aussies nel Super Rugby: “La Nazionale è comunque il risultato della preparazione che si fa nel torneo dell’Emisfero Sud, e lo abbiamo pagato. Ci sono stati poi anche altri problemi fuori dal campo, come l’esclusione della franchigia di Western Force o i giocatori che andavano a giocare in Europa, insomma non è stato facile”. Un aspetto secondo lui non è mai mancato tra i suoi ragazzi: “Il fatto che ogni volta che siamo stati insieme abbiamo dato il massimo delle nostre potenzialità. Sono il primo a sapere di non essere perfetto e di non avere sempre fatto la scelta giusta, ma come sono state dure alcune sconfitte porto un grande ricordo delle belle vittorie ottenute insieme, e in particolare voglio citare quella contro gli All Blacks a Perth” (47-26 dello scorso 10 agosto).
Al momento Cheika è senza squadra, col suo contratto che non è stato rinnovato dopo il Mondiale, che ha visto gli australiani battuti 40-16 dall’Inghilterra nei quarti di finale. Il prossimo coach dei wallabies sarà Dave Rennie, già operativo per riportare in alto gli aussies.
E’ attivo il canale Telegram di OnRugby. Iscriviti per essere sempre aggiornato sulle nostre news.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.