Ne ha parlato l’head coach Ian Foster
Anche se per ora nessuna decisione definitiva, in merito ai Test Match di luglio, è stata presa da World Rugby, la probabilità che i tour estivi – alla luce della situazione – non vadano in scena è sempre più elevata. Un pensiero condiviso anche da Ian Foster, nuovo head coach degli All Blacks, che dovrebbe iniziare il suo mandato sulla panchina dei tuttineri proprio in estate, con le sfide contro Galles e Scozia.
“Molto probabilmente, a luglio, i confini nazionali saranno ancora chiusi e i viaggi internazionali, ovviamente, impossibili. Quindi, in tal caso, anche gli All Blacks non potrebbero giocare in quel momento della stagione. Vogliamo che i giocatori mantengano uno stato di fitness di un certo tipo. Che siano pronti nel momento in cui il lockdown dovesse finire, dando nuovamente vita anche al rugby giocato”, ha dichiarato Foster a Radio Newstalk ZB, dando poi uno sguardo anche al discorso economico, legato a questa inedita situazione.
“E’ già stato concordato un taglio importante agli stipendi del gruppo dello staff e dei giocatori. Del resto, quando non ci sono partite, non ci sono nemmeno introiti, ed è una cosa molto dura. Non ho ancora incontrato un singolo giocatore che non sia conscio della necessità di questo fatto. Quando tutto ripartirà, però, il desiderio è quello di disputare più match possibili, soprattutto per le selezioni dell’emisfero sud, perché è l’unico modo per generare soldi, e sistemare alcune situazioni”, ha concluso l’head coach degli All Blacks.
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