Brian O’Driscoll, fuoriclasse nonostante i problemi alla vista

L’irlandese ha svelato un retroscena curioso sulla sua carriera

Ph. Sebastiano Pessina

Brian O’Driscoll, unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi giocatori europei (e non solo) nella storia del rugby – inserito nella Hall of Fame di World Rugby -, ha rivelato a Newstalk un aspetto piuttosto sorprendente legato alla sua carriera.

Il fuoriclasse ex Leinster ha svelato di aver sofferto di problemi alla vista piuttosto seri, avendo ricevuto cure di un certo tipo solo dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Problemi talmente gravi da non essere in grado di distinguere qualcuno che lo chiamava dall’altra parte della strada.

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“È divertente capire quello che è in grado di fare il cervello umano, adattandosi alle varie situazioni. La mia qualità di vita fuori dal campo è migliorata enormemente quando ho potuto operarmi agli occhi con il laser. Mi ha impedito di trovarmi in situazioni in cui qualcuno avrebbe pronunciato il mio nome dall’altra parte della strada ed io non sarei riuscito a capire chi fosse”, ha spiegato O’Driscoll.

“Quando sono andato a farmi gli occhi al laser, lo specialista mi ha detto che l’unica ragione per cui sono stato in grado di praticare sport a livello professionistico risiedeva nel fatto che, essendo tali problemi insorti sin dalla giovane età, il mio cervello è stato incredibilmente in grado di adattarsi al punto da riuscire a vedere tutto ciò che mi serviva vedere in campo. Nel rugby ha funzionato, ma se avessi giocato ad Hurling (popolare sport gaelico, ndr) e golf, avrei avuto grossi problemi. Ecco perché sono così poco performante con la mazza”, ha scherzato l’ex centro dei British and Irish Lions.

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