Con un record di vittorie eccezionale, Jones si è guadagnato la conferma fino alla prossima Coppa del Mondo
Dopo tante voci è ufficiale: Eddie Jones ha prolungato il suo contratto con la nazionale inglese, e resterà alla guida fino alla prossima Coppa del Mondo, quella del 2023 in Francia. Già a dicembre si discuteva riguardo questa ipotesi, con il boss di RFU Bill Sweeney che aveva ammesso di come le parti si stessero parlando. La firma è arrivata, e dunque il coach di passaporto australiano resterà al comando dell’Inghilterra per altri tre anni. Sinora sono 54 le partite nelle quali ha diretto i bianchi, con un record di 42 vittorie e 11 sconfitte e una percentuale di vittorie del 78 %, un dato mai raggiunto da nessuno prima di lui nello stesso ruolo. Dopo aver firmato il prolungamento del contratto, queste sono state le sue parole: “Questo è per me un grande onore. Tutto il mondo sta vivendo un momento complicato, sappiamo che quando potremo tornare a giocare il rugby dovrà essere un modo per riportare insieme le persone e fagli vivere dei bei momenti. Cinque anni fa, quando sono arrivato qui, non mi sarei aspettato di vivere un altro ciclo e un altra Coppa del Mondo, ma viste le circostanze penso che sia giusto così. Abbiamo una grande squadra e dovremo essere capaci di alzare ancora di più il nostro standard, vogliamo essere ricordati come i più forti di sempre nella storia di questo sport”.
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Arrivato dopo il disastroso Mondiale casalingo del 2015, con gli inglesi eliminati nel girone e Lancaster esonerato, Eddie Jones è subito partito forte vincendo l’anno seguente il Sei Nazioni con tanto di Grande Slam. Anche il Torneo del 2017 è stato un affare inglese, poi nei due anni seguenti (complice anche una serie impressionante di infortuni) sembrava essersi rotto qualcosa, con qualche sconfitta di troppo che ha rallentato la marcia dei bianchi. Il Mondiale giapponese ha però riportato in alto Jones e i suoi ragazzi, sconfitti in finale dal Sudafrica dopo aver splendidamente battuto Australia e soprattutto Nuova Zelanda. Il 60enne, in carica dal 20 novembre 2015, ha di recente accettato un taglio del suo stipendio pari al 25 %, e non va dimenticato che dopo la sconfitta col Galles del 6 Nazioni ancora in corso (complice il rinvio per la pandemia) si è lasciato andare a delle dichiarazioni molto forti nei confronti dell’arbitro O’Keefe, parole che gli sono costate una reprimenda dalla RFU. La quale però è più soddisfatta del lavoro fatto sul campo che dell’atteggiamento, e se lo tiene stretto fino alla prossima Coppa del Mondo.
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